Il futuro di Walter Mazzarri è ancora avvolto dal mistero, ma una cosa la possiamo considerare certa: quella di domenica sarà la sua ultima gara sulla panchina del Napoli.
In molti si interrogano su quanto possa esser giusta questa sua decisione: lasciare la città che lo ama, la squadra che ha reso grande, un presidente disposto a ricoprirlo di denaro. Lasciare la Napoli dopo quattro anni, durante i quali ha conquistato una Coppa Italia, battendo la Juventus in finale, conquistato un secondo posto, sempre alle spalle dei bianconeri.
Lasciare Napoli perché dopo questo secondo posto è difficile far meglio, dopo la Coppa conquistata lo scorso anno è difficile ripetersi: meglio andar via lasciando un buon ricordo, da vincente, piuttosto che restare rischiando di rovinare il buon lavoro di questi ultimi anni.
Così la cena di mercoledì sera sapeva di addio, il giro di campo di domenica era chiaramente l’ultimo. Le parole di De Laurentiis sono quelle che pronuncia un uomo rassegnato ed amareggiato, perché convinto che Mazzarri fosse il centro del progetto azzurro. Non sappiamo ancora se sarà il prossimo allenatore della Roma, se dovesse arrivare sarebbe la garanzia per i tifosi, dopo due stagioni di esperimenti fallimentari.
La gara di domenica non regalerà troppi spunti: la Roma schiererà le seconde linee, non volendo rischiare gli uomini importanti in vista della finale di Coppa Italia, Mazzarri, con il secondo posto conquistato, non presenterà la solita squadra ‘affamata’ di vittorie, lasciando magari più spazio a chi ha giocato di meno durante questa trionfale stagione.
Schiererà la squadra secondo un 3-5-2, schema dal quale non prescinde mai. Tra i pali, quasi sicuramente, troveremo Rosati, portiere di Tivoli con un passato da simpatizzante giallorosso, mentre in difesa, dove Campagnaro anche giocherà la sua ultima in azzurro, potrebbe trovare spazio il portoghese Rolando, oltre al senatore Grava. Mentre a centrocampo saranno confermati i titolari, in attacco, accanto a Cavani, il ballottaggio è tra Pandev e Insigne, ambedue punte di movimento, capaci di creare spazi importanti per il capocannoniere di Serie A.
A cura di Luca Fatiga
@LucaFatiga9