Un appuntamento di quelli da bollino rosso. Il derby di finale, quello che il 26 maggio assegnerà la coppa Italia, mette paura. Per questo motivo il Questore Fulvio Della Rocca ha già iniziato da una settimana a programmare il piano sicurezza. Le avvisaglie non sono delle migliori: nelle ultime due partite di campionato, infatti, le due curve si sono beccate a distanza con striscioni poco simpatici. Per questo motivo la Digos sta visionando i filmati di Lazio-Bologna (giocata domenica) e Roma-Chievo (disputata martedì sera) per individuare gli autori. Ma il monitoraggio è costante e continuo in tutti gli ambienti ultras: dalle radio ai siti internet. Il controllo delle frange più ostili delle tifoserie romane verrà incrementato nei prossimi giorni.
Ma non solo: Della Rocca, che finora ha sempre messo a punto delle contromosse adeguate ad ogni situazione a rischio nei derby passati, ha intenzione di coinvolgere anche i capi delle due curve e i due club romani per trovare un aiuto ed evitare la blindatura della zona attorno allo stadio Olimpico. Il senso è questo: se si collabora contro la violenza ci guadagniamo tutti.
Quello che si vuole evitare ad ogni costo sono gli episodi di guerriglia urbana che nell’ultima stracittadina hanno guastato il post e pre-partita. Per questo non saranno tollerati episodi di violenza o provocazioni: in campo ci saranno circa tremila uomini, un numero di forze dell’ordine mai visto per una partita di calcio a Roma. È stato chiesto l’ausilio anche di poliziotti e carabinieri da Toscana e Campania. Naturalmente quello che più preoccupa è la fase del post-gara, quando i vincitori si riverseranno in città per festeggiare. Qui, oltre al Questore, è stato chiamato in causa anche il Comune: le Ztl del centro storico saranno chiuse a partire dalle 19. Ai varchi elettronici saranno messi i vigili urbani per vietare l’accesso anche ai motorini.
Sarà consentito lo sfogo dei vincitori al Circo Massimo (anche se la Sovrintendenza già sta dando in escandescenza). Naturalmente i poliziotti avranno la consegna di supervisionare le vie più importanti del centro per evitare i saccheggi alle vetrine, cosa che nelle passate edizioni della coppa Italia è stata un’abitudine consolidata.