(F. Maccheroni) – Non diciamo Roma davanti alla Lazio, diciamo Lazio peggio della Roma. Entrambe fuori dall’Europa dopo una stagione vergognosa. Non resta che il derby che, come noto, riaprirà una finestra europea alla squadra che vincerà. Per chi perde sarà l’inferno. I tifosi giallorossi all’Olimpico hanno già mandato un messaggio ai loro giovanotti attraverso uno striscione: «Vincete o scappate». E poi, con un eloquente «Uccidiamoli», hanno confermato la grande serenità con cui aspettano la partita. Va detto che, metaforicamente, la Lazio sembra già morta di suo. Anche a Cagliari ha confermato qualcosa che non può essere solo «un momento no». È tutto il girone di ritorno che è «no».
Lotito, non ha diritto a recriminazioni. Questa è la dimensione di un club che ha il braccino corto quando c’è da investire. Paradossalmente, per la Roma capire chi arriverà in panchina sarà più importante di un derby che pure dopo due anni potrebbe restituirle l’Europa. Baldini parla da dirigente che ha già in pugno l’asso vincente. Sarebbe ora. Anzi, è sempre tardi.Mazzarri è libero, fosse lui, perché non annunciarlo? La Roma aspetta le dimissioni di Allegri? Ma sappiamo benissimo che nessuno aspetterà la Roma.