(R. Frignani) - A impressionare sono soprattutto le accette. I teppisti hanno usato il nastro per pacchi per assemblarle con i manici di piccone e creare delle armi micidiali. Poche ore prima del derby di Coppa Italia la polizia ne ha trovate a decine sul lungotevere Flaminio, sotto il Ponte
Month: Maggio 2013
CORRIERE DELLA SERA La Lazio vola in Europa. La Roma resta nel caos
IL TEMPO Accolti a Trigoria con pietre e uova
(S. De Iaco/ A. Serafini) - Alla fine è andata anche peggio. Mentre la parte laziale della città cominciava la nottata di festeggiamenti, a Trigoria montava la contestazione dei romanisti. Circa trecento tifosi hanno aspettato ieri sera il pullman che riportava la squadra nel proprio quartier generale. Rabbia e delusione sono state sfogate
GAZZETTA DELLO SPORT L’attendismo di Galliani avvicina Allegri e Milan
AS ROMA Sassi e vetri rotti
A Trigoria, davanti al centro tecnico Fulvio Bernardini, quartier generale della Roma, si sono radunati trecento tifosi giallorossi: i boati li hanno provocati loro, sono i petardi che danno il via alla durissima contestazione che non risparmia nessuno. La comitiva romanista è ancora allo stadio, ma già sa cosa l'attende
AS ROMA La Sud vince comunque
LA REPUBBLICA Più gioco e carattere: giusto così
CORRIERE DELLA SERA Baldini: “Bilancio tutto negativo. La responsabilità è soltanto mia”
(G. Piacentini) - «Le responsabilità sono lemie. Sono quello che ha avuto carta bianca su tutto, quindi non posso sottrarmi: il responsabile sono io». A fine partita Franco Baldini ci mette la faccia. È lui l’unico dirigente a presentarsi davanti ai microfoni, per cercare di giustificare una stagione che, da qualsiasi angolazione
AS ROMA Baldini: “Fallimento ma il progetto c’è”
E' colpa sua. Non lo diciamo noi, lo dice lui. Franco Baldini, direttore generale della Roma: «Mi prendo tutte le responsabilità. Ho avuto sin dall'inizio carta bianca, la guida di questo progetto. Non posso negarlo né sottrarmi alle critiche. Ci mancano giocatori con certe caratteristiche e poi Andreazzoli è stato
AS ROMA L’addio peggiore per Andreazzoli: “Il mio futuro lo decide la società”
La domanda, forse l’unica domanda che contava (perchè tutto il resto era ben evidente sotto gli occhi di tutti) arriva in coda. Doverosa, netta. Andreazzoli, il suo futuro? «Abbiamo ferite sanguinanti da dover curare. Non basteranno i fatidici sette giorni per far guarire una ferita come questa» . Tutto il resto
LEGGO Sassi sul pullman della Roma
LA REPUBBLICA Sezioni semivuote per 2 ore, tutti a casa per il derby
(S. Grattoggi) - Qualcuno ha portato anche pop corn e patatine. Da sgranocchiare, con un occhio sul registro e l’altro sullo schermo, senza smettere di lavorare. La febbre da derby, ieri, non ha risparmiato nemmeno i seggi elettorali - dal Centro all’Esquilino, fino al Pigneto - per lo più semivuoti fra
CORRIERE DELLA SERA Roma, fallimento e polemiche “Una squadra da rifondare”
(G. Piacentini) - La sua avventura sulla panchina giallorossa è finita nel modo peggiore, perdendo una finale di Coppa Italia che poteva regalare il suo nome alla storia. Invece non è successo niente di quello che Aurelio Andreazzoliaveva immaginato, nemmeno l’andamento di una partita che ha visto per l’ennesima volta la
AS ROMA L’ira di Osvaldo e le lacrime di De Rossi
E come potevano cantare o restare sereni, nel modo che pretenderebbe l’ipocrita galateo dell’esempio da dare in televisione? Tutto vero, personaggi pubblici, ragazzi fortunati, ma anche esseri umani con le loro paturnie, con le loro valanghe interiori. Pablo Daniel Osvaldo, ricreato da Andreazzoli, viene mandato al fronte solo a venti
IL ROMANISTA Ridateci la Roma
(C. Fotia) - Ridateci la Roma. Per pietà, ridateci la Roma. Potete cambiare tutto quello che volete: dirigenti, allenatori, giocatori, simboli, se lo ritenete opportuno. Ma dovete capire che il popolo romanista può sopportare tutto, ma non l’umiliazione di perdere questa finale, una delle più importanti della nostra storia, in questo modo. Dov’erano