Questa mattina presso il Salone d’Onore del Circolo Canottieri Aniene la consegna dei premi assegnati dall’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana). All’evento saranno presenti come ogni anno, personaggi istituzionali e del mondo dello sport. Saranno presenti anche Andreazzoli e Perrotta, per la Roma, e Hernanes e Petkovic per i colori biancocelesti. All’evento presente anche una delegazione della Virtus Roma composta dal presidente Toti e da Gigi Datome.
Arriva anche il Presidente del Coni Giovanni Malagò che risponde alle domande di alcuni cronisti presenti all’evento:
“Il derby? Da tifoso è andata male. E’ stato un derby brutto, giocato male, deciso da un episodio ma onore alla Lazio che ha vinto. La Roma lo deve accettare’. Come puo’ ripartire la Roma? Secondo me deve riuscire a capire quali sono stati gli sbagli ed evitare di ripeterli. A Totti ho detto ‘questa non l’avevamo ancora vista, ma supereremo anche questa’. La contestazione? Non si puo’ che biasimare, la rabbia e l’amarezza per una sconfitta in devono mai sfociare in questi fatti”.
Intorno alle ore 10:45 arrivano il mister giallorosso Aurelio Andreazzoli e Perrotta. Il tecnico ha rilasciato una veloce intervista:
“Oggi ci incontreremo a Trigoria. Osvaldo? Non è nuovo a questi atteggiamenti”.
Come è il giorno dopo la sconfitta?
“L’amarezza della nottata non ha portato via nulla. Tutto è rimasto della gara di ieri sera e ci vorrà un po’ di tempo per digerire una situazione che non era la migliore delle ipotesi in preventivo”.
Ha parlato con Pallotta e Baldini?
“Non ancora, avremo modo di farlo”.
Deluso dal rendimento di alcuni giocatori?
“Non sono deluso dall’impegno profuso, potevamo fare senz’altro meglio sotto l’aspetto tecnico”.
Osvaldo?
“Non è nuovo a questi atteggiamenti a telecamere accese e poi piagnucola in privato”.
Anche Simone Perrotta concede una battuta ai cronisti presenti:
“Dopo due anni di fallimenti mi sembra ovvio che debba cambiare qualcosa”.
Che vi ha detto Pallotta?
“Sinceramente non parlava nessuno, nessuno ci teneva a prendere la parola”.
Il derby di ieri, è mancato il carattere?
“No, il carattere c’è stato. Sono partite dove la posta in palio è molto alta e a volte vengono fuori partite del genere”.
Come si riparte adesso?
“Con la forza di dimostrare di essere una squadra forte, che ha la necessità di lottare per qualcosa di importante”.
Però i fatti dicono che non siete una squadra forte, da due anni fuori dall’Europa. Serve una mezza rivoluzione per ripartire?
“Ovviamente dopo due anni del genere qualcosa c’è, ma ci sono persone preposte che lo faranno, che hanno due mesi per valutare tutto e che faranno tutto nel migliore dei modi”.
Il tuo futuro?
“Sinceramente adesso non ci sto pensando, avrò modo in questo mese di pensarci, non è detto che qui sia già tutto chiuso”.
Vi siete sentiti soli e non protetti dalla società?
“No, assolutamente”.
A cura della redazione di GazzettaGialloRossa