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REPUBBLICA.IT Serie A, ricchi solo con la Champions. Ma ogni posto vale denaro

Serie A

(M. Pinci) – La lotta Champions tra Milan e Fiorentina, quella salvezza che ha appena riassorbito anche il Torino oltre a Siena, Palermo e Genoa, la sfida forse marginale per un posto in Europa League che tocca tutti, dal quinto posto della Roma all’ottavo della Lazio. Grandi obiettivi, ma poche squadre veramente in corsa per un traguardo, alla fine dei conti di un campionato che i propri verdetti sostanziali li ha già emessi.

QUANTO VALE OGNI POSIZIONE? – Eppure, da qui alla fine ogni punto può essere importante. Per tutti. Perché la ripartizione dei diritti tv premia – seppure in minima parte – anche il merito. Il 5 percento della torta, infatti, viene divisa in base al piazzamento nell’ultimo campionato: una cifra intorno ai 47 milioni da dividere tra le 20 squadre del campionato, ma non in parti uguali: arrivare primi vale 4,5 milioni, il primo posto utile per la salvezza non porta che 900 mila euro. Ogni posizione, infatti, vale una cifra tra i 200 e i 300 mila euro, non particolarmente significativa. Ma i numeri diventano interessanti anche solo considerando le squadre in corsa per l’Europa League: tra arrivare quarto – primo posto utile – e chiudere ottavo ballano 700 mila euro di differenza: lo stipendio netto di onesti terzini come Nagatomo, Lulic o Piris. Non esattamente briciole. E persino la serena metà classifica porta rilevanti differenze: i 4 punti che separano di cinque posizioni la Samp dal Cagliari, a fine campionato, potrebbero valere addirittura 900 mila euro, lo stipendio al netto delle imposte di Maxi Lopez o, per i sardi, la somma dei salari di Pinilla e Nainggolan. Sfiora addirittura i due milioni la forbice tra il Catania nono e il Torino 17esimo.

LA CHAMPIONS TI FA RICCO – Questo il valore in euro di ogni posizione. Poi, ci sono i soldi che arrivano dalla partecipazione alle coppe: soltanto partecipare alla fase a gironi di Champion League vale, per un’italiana, circa 8 milioni e 600 mila euro. Cui aggiungere il milione concesso dall’Uefa per ogni gara vinta e i 500 mila euro per i pareggi, oltre a incrementi nelle vendite al botteghino per una cifra che può oscillare tra i 3 e i 4 milioni di euro. Considerando anche il ricchissimo “market pool”, incassi da diritti tv che l’ente del calcio continentale ridistribuisce a fine manifestazione, solo partecipare vale almeno 30 milioni. Per questo arrivare secondi ed evitare la roulette dei preliminari è così importante per il Napoli. Passare anche il turno accedendo agli ottavi garantisce inoltre 3 milioni e mezzo in più, oltre a tanti altri soldi dalle tv: non un caso se la Juventus, a quel punto della manifestazione, aveva già messo a bilancio 42,8 milioni di proventi Uefa.

I SOLDI DELL’EUROPA LEAGUE – E l’Europa League? Mettere piede alla fase a gironi non vale moltissimo, appena 1,5 milioni di euro, ma rispetto al passato dà accesso al market pool televisivo (per la verità in Italia non di altissimo valore), che consente almeno di incrementare le entrate, che crescono passando alla fase ad eliminazione diretta. Incassi tra i 3-4 milioni arrivando ai quarti e 12 vincendo la coppa. Non abbastanza a sistemare i bilanci in rosso, ma sufficiente per pagare qualche stipendio pesante.

PARACADUTE PER CHI SCENDE – Retrocedere invece fa un po’ meno male, grazie al “paracadute” istituito dalla ripartizione diritti tv, che garantisce 15 milioni di euro ai club scesi di categoria ma rimasti in serie A per almeno tre campionati, 10 milioni per chi ci è rimasta due anni e 5 milioni in caso di un anno solo: quelli ad esempio che andranno al Pescara ormai condannato. Per gli altri, è lotta a restare in serie A: dal punto di vista dei diritti tv, la salvezza vale tra i 27 milioni (per il Siena) e i 38 (quanto incassa il Palermo).

LA TABELLA: QUANTO VALE OGNI POSIZIONE:
(valori espressi in milioni di euro)
1° posto – 4,5
2° – 4,3
3° – 4,1
4° – 3,8
5° – 3,6
6° – 3,4
7° – 3,2
8° – 2,9
9° – 2,7
10° – 2,5
11° – 2,3
12° – 2
13° – 1,8
14° – 1,6
15° – 1,4
16° – 1,1
17° – 0,9
————
18° – 0,7
19° – 0,5
20° – 0,2

Fonte: Repubblica.it

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