(F. Bianchi) – Crescono gli spettatori negli stadi di serie A: crescono non di molto (più 873), ma è un buon segno, il segno che il sistema-pallone tiene. Quest’anno la media è stata di 23.603 spettatori a partita. Lo scorso anno era di 22.730, l’anno prima di 23.091. E questo nonostante, nell’ultima stagione, c’è stato lo scandalo (da non ripetere…) dell’Is Arenas, e lo stadio di Siena con deroga e pochi spettatori (speriamo che ora Mezzaroma riesca ad iscrivere il club in serie B). Il prossimo anno avremo in A il Verona, il Sassuolo (che giocherà a Reggio Emilia) e uno fra Livorno ed Empoli. Se i numeri in parte confortano, non dimentichiamo che il confronto con Premier League e Bundesliga è per noi impietosi: soprattutto sul fronte del “riempimento” degli stadi.
I nostri sono troppo grandi e desolatamente vuoti. Per quanto riguarda questa stagione i turni che hanno avuto più spettatori sono stati quelli della domenica pomeriggio, con un calo sensibile negli infrasettimanali del mercoledì. La tredicesima di andata (domenica 18 novembre 2012) è quella con più spettatori: 29.464. Ha funzionato il sistema degli anticipi e posticipi studiato dalla Lega Calcio di serie A, anche se il brutto tempo ha costretto ad alcuni recuperi. La prossima stagione dovrà cominciare presto e finire presto, perché ci sono i Mondiali del Brasile. Ci saranno molti più infrasettimanali di campionato, speriamo non proprio nella stagione più fredda. Ma per ora i venti padri-patroni della serie A non si sono ancora messi ad un tavolo per discutere se portare il campionato da 20 squadre a 18. E questo ingolfa il calendario. E così ogni anno qualcuno scopre che d’inverno fa freddo e a volte nevica…
Fonte: repubblica.it