Sebino Nela e Ubaldo Righetti, prima del match tra Roma e Chievo hanno parlato dello scudetto della Roma ’82’-’83, in occasione del trentennale del secondo tricolore giallorosso. Queste le loro dichiarazioni:
Nela: “Ho avuto la fortuna di giocare in una grande squadra. Giocavamo bene, con tecnica e corsa. Bellissimi ricordi. Non si vince per caso, sono stati anni bellissimi e vincenti perché funzionava tutto, c’era feeling tra squadra, società e tifosi. L’allenatore era trent’anni avanti a tutti. Viola? Un presidente che conosceva molto bene il mondo del calcio ma che avrebbe portato in auge qualunque azienda, un uomo davvero in gamba”.
Righetti: “All’epoca giocavo da libero ma ero quello che impostava. L’avversario veniva da te, ti rendeva responsabile della tua zona di competenza, ci fu crescita tattica che fu indirizzo anche per altre squadre. Liedholm era un maestro di vita oltre che di calcio, ha avuto insegnamenti anche chi aveva oltre 30 anni”.
Fonte: Sky Sport
Righetti: “Tanti ricordi, non solo quelli delle gare ma anche condivisione con compagni. La Roma ci ha concesso questa opportunità bellissima. Eravamo un gruppo molto unito, grande condivisione e una grande presidenza che ha gestito molto bene, assieme all’allenatore. Viola? Era un padre, vivevo nel pensionato, spesso mi chiamava e sapeva tutto di me: mi consigliava molto. Liedholm è stato un grande insegnante anche umano: aveva sempre la battuta pronta ma dava un significato a tutto. Genoa-Roma? È stata un’invasione stupenda, ma la gioia era talmente tanta… Ho tante foto incredibili, un viaggio di ritorno con una marea umana giallorossa, è stato bellissimo. Accettiamo anche un bel regalo dalla squadra, sarebbe il massimo, vorremmo essere tutti contenti”
Fonte: Roma Channel