

In qualsiasi mondo normale sarebbe una formalità, nessuno legge niente, si prende un modulo precompilato, si aggiungono nomi e cifre e si firma. Nel calcio l’ultima cosa normale rimasta sono i tifosi e sia la Roma, con le sue peculiarità aggiuntive, sia Totti sono parte integrante di questo pianeta impazzito. Che la Roma americana lasci Totti senza contratto per altre due stagioni è impensabile. Lo stesso Totti peraltro sta aspettando l’annuncio ufficiale del nome dell’allenatore per sedersi davanti a quel modulo precompilato. Ad esempio, va ricordato come i rapporti del capitano con Roberto Donadoni all’epoca della Nazionale non fossero esattamente da convento delle carmelitane. E’ per questo che finora nessuno ha avuto né tempo né voglia di discutere quel poco che c’è da discutere sul prolungamento della carriera di Totti. Sbloccata l’animazione sospesa che ha colto la Roma nella serata della finale di Coppa Italia – possiamo discutere se sia cominciata durante o dopo la partita -, l’attività riprende a scorrere. Teniamo anche presente che le vacanze dei giocatori finiranno dopo la prima decade di luglio e che una volta in ritiro la questione Totti potrà essere affrontata tranquillamente. L’unico punto dubbio di tutta la costruzione del monumento conclusivo alla carriera di Francesco può essere la formula da usare per concedere al capitano la possibilità di tagliare corto con il calcio in qualsiasi momento, in base al fluire delle forze e della voglia di sacrificarsi. Questo si risolverà.