(G. Piacentini) – La lunga attesa per conoscere il nome del prossimo allenatore della Roma sta bloccando il mercato giallorosso. Perfino un d.s. «esuberante » comeWalter Sabatini, da sempre abituato a fidarsi delle proprie intuizioni senza consultare il suo allenatore, sa che dopo due anni in cui non sempre ha preso calciatori funzionali ai tecnici che hanno guidato la Roma, non può permettersi di fare lo stesso errore. Per questo prima di concentrarsi sulle decisioni più importanti, si sta dedicando ad operazioni obbligate (come la cessione di Osvaldo, che ormai ha rotto con l’ambiente e con i compagni), «sicure» – il portiere Rafael, che però arriverà solo dopo la cessione di Stekelenburg al Fulham – o a costo zero, come l’arrivo in prestito (via Chelsea) del terzino brasiliano Wallace.
In attesa dei colpi che dovranno far fare il salto di qualità alla rosa, c’è un’altra priorità: bisogna piazzare una serie di calciatori che non fanno parte dei programmi della società, ma che pesano sul bilancio per oltre 26 milioni di euro. Se i 2.5 milioni lordi che guadagna Simone Perrotta potranno essere tolti dalla voce «spese» dal prossimo primo luglio, lo stesso non si può dire per Taddei (1.9), Julio Sergio (0.7 più i premi) e per il rientrante Brighi (2.3), tutti con il contratto in scadenza 2014.
Stesso discorso per Nicolas Burdisso, che potrebbe decidere di chiudere la carriera in Argentina: in questo caso la Roma gli concederebbe la lista gratuita, come ha fatto con Pizarro, risparmiando 4.5 milioni lordi. Lo stipendio più oneroso, però, è quello di Marco Borriello, che tornerà alla base dopo la stagione al Genoa. L’ex attaccante del Milan ha ancora due anni di contratto a 5.4 milioni a stagione, un ingaggio che gli preclude la possibilità di rimanere in giallorosso come attaccante di scorta. Per lui dovrà essere trovata una sistemazione, anche in prestito, ammesso che ci sia una squadra disposta a pagargli lo stipendio. Ha ancora tre anni di contratto a 1.3 milioni a stagione, invece, José Angel, che tornerà alla base dopo un’annata non entusiasmante alla Real Sociedad. Alleggerire il bilancio di tutti questi stipendi equivale al costo di un top player, che anche grazie a queste operazioni “minori”, avrebbe maggiori possibilità di arrivare. Per la felicità dei tifosi, e del nuovo allenatore.