(G. Piacentini) – Sarà stata l’aria di casa, ma Rudi Garcia davanti ai microfoni «amici» dei giornalisti di Lilla è sembrato più rilassato rispetto a quello visto pochi giorni fa nella sala stampa di Trigoria. Nella conferenza d’addio per salutare la sua ex squadra e i suoi ex tifosi, il nuovo allenatore della Roma si è anche sbottonato maggiormente rispetto alle strategie di mercato che insieme a Walter Sabatini sta studiando per rinforzare la formazione giallorossa.
Così, dopo le frasi di rito («Ringrazio il presidente Seydoux, un uomo che per me è stato prezioso, e tutti i giocatori che ho allenato al Lilla, in particolare la squadra con la quale abbiamo vinto la Ligue 1 e la Coppa di Francia »), si è passati inevitabilmente a parlare della sua nuova avventura. «So che non avrò il diritto di sbagliare nulla e non credo avrò tempo di annoiarmi. C’erano molti giornalisti alla mia conferenza di presentazione, lì c’è una grande pressione da parte della stampa. Visto quanti erano non credo che girerò molto nel cuore della città. A Roma ci sono cinque o dieci radio che parlano della squadra ventiquattro ore al giorno, è una cosa incredibile. Mi hanno detto più volte che non ero la prima scelta della Roma, va bene così».
Di Roma non ha visto quasi niente, ma ha cominciato a familiarizzare conTrigoria e si è già reso conto della realtà in cui dovrà calarsi: «Trigoria è il posto giusto per lavorare. Non ho ancora visitato lo stadio Olimpico, ma credo che sarà un ambiente decisamente caldo. L’inno della Roma è stupendo. La proprietà americana sta trovando il modo per ampliare il marchio nel mondo e sono convinto che ci riusciranno. Il mio staff? Al momento Fred Bompard viene con me, ma a Roma avrò anche qualche italiano al mio fianco». Il primo obiettivo sul mercato non sono i rinforzi ma cercare di mantenere i calciatori più talentuosi.
Ieri la versione on-line della Bild titolava: «Pjanic sarà l’erede di Goetze». Un interesse che va avanti da un po’ di tempo da parte del Borussia Dortmund, che sta mantenendo i contatti con Michael Beck, l’agente del bosniaco (e dell’ex giallorosso Kjaer). Per la Roma è incedibile ma, davanti a un’offerta di 15/20 milioni e una richiesta del giocatore di essere liberato, tutto è possibile. Garcia spiega: «Sto lavorando con Sabatini, la priorità è migliorare la squadra riuscendo a trattenere i nostri migliori giocatori. De Rossi? È uno di questi. Con Totti ho già parlato, ma anche con tutti gli altri e questo è stato importante. Ho visionato molte partite dell’ultima stagione dei giallorossi. Al Lilla, poi, ci sono diversi giovani importanti: cercherò di portarne a Roma qualcuno».