(G.Piacentini) – Tutto è cominciato con il solito tam-tam sui social network, che ormai sono il vero termometro degli umori della tifoseria, dove da un paio di giorni circolava l’immagine di una sciarpa celebrativa della finale di Coppa Italia: «Finale Tim Cup 2012-2013. Stadio Olimpico Roma. Io c’ero», si legge sull’oggetto destinato a diventare un pezzo da collezione.
Il motivo? Semplice. La sciarpa in oggetto non era stata messa in commercio dagli Store della Lazio per festeggiare la vittoria, bensì da quelli della Roma, che ne avevano deciso la vendita prima della finale persa.
Una scelta quantomeno incauta, ma che fa parte in qualche modo della storia romanista: sono in molti, soprattutto quelli di una certa età, che hanno ancora riposta in un cassetto la maglia celebrativa della Coppa Campioni del 1984, poi persa col Liverpool. In questo caso però, spiegano da Trigoria, il mancato ritiro della sciarpa dal sito internet è attribuibile ad un complesso meccanismo legato allo shopping on-line: per togliere dal mercato un articolo in vendita ci vorrebbero infatti cinque giorni, che scadevano proprio ieri. Uno scivolone che ha fatto la felicità dei tifosi biancocelesti, che infatti si sono precipitati nei Roma Store per accaparrarsi il cimelio. Un incasso inaspettato da parte della società, che per una volta ne avrebbe fatto volentieri a meno. Anche perché non si sono ancora placate le polemiche relative al nuovo logo, che non ha ricevuto (eufemismo) grandi consensi. Le tante proteste di questi giorni potrebbero portare ad un ripensamento da parte di James Pallotta e ad un nuovo restyling: stavolta, si spera, dopo aver prima consultato i tifosi giallorossi.