(M.Evangelisti) – Ieri a Trigoria hanno passato una giornata intera a spulciare tra le scartoffie e ad aprire file pieni di incomprensibili numeri. Non incomprensibili per gli esperti di economia, si suppone. Prima i dirigenti incaricati hanno dovuto rispondere alle domande dei finanzieri mandati a indagare sugli allegri contratti che girano nel calcio, poi il consiglio di amministrazione si è riunito per quello che in teoria è un atto formale e in realtà un adempimento fondamentale.
Per comodità dei lettori, riportiamo il comunicato partorito a fine giornata: «Il Consiglio di Amministrazione dell’A.S. Roma S.p.A., riunitosi in data odierna, ha approvato i dati previsionali consolidati per l’esercizio 2013/2014, ai sensi delle disposizioni relative ai Criteri Economico-Finanziari di cui al Sistema delle Licenze Nazionali ed al Manuale della Licenza Uefa» . (…)
In verità, come tutti sanno, gli ultimi bilanci della società hanno chiuso in rosso profondo, rendendo necessaria una ricapitalizzazione – cioè il versamento di denaro fresco – per la quale comunque i fondi sono già stanziati. Il vero dubbio è: in queste condizioni, come sarà possibile per la Roma acquistare altri giocatori?
Sarà possibile perché ancora ieri i proprietari statunitensi, con l’appoggio di Unicredit, hanno promesso di sostenere le necessità di rafforzamento della squadra. Fino a 20 milioni, anche fino a 30 se proprio necessario, dovesse scapparci qualche offerta speciale e irrinunciabile. (…)