(T. Maggi) – Laurent Blanc potrebbe essere il nuovo allenatore della Roma. Dopo Luis Enrique, Zeman e Andreazzoli il francese sembra essere molto vicino alla panchina giallorossa. Blanc sarebbe il quarto tecnico della Roma targata USA.
CARRIERA DI SUCCESSO – Ma qual’è la ‘storia’ e il profilo di Laurent Blanc? Tutti ricordano la brillante carriera del Blanc-giocatore, elegante e roccioso difensore centrale classe ’65, una carriera costellata da molte vittorie in tre campionati diversi: in Francia (Coppa di Francia con il Montpellier nel 1990, scudetto e Coppa Nazionale con l’Auxerre nel 1996), in Spagna (Supercoppa e Copa del Rey con il Barcellona nella stagione 1996-1997) e in Inghilterra (trionfo in Premier nel 2003 con il Manchester United, squadra con la quale il francese chiude la carriera a 37 anni).
‘LE PRESIDENT’ – E’ stato un giocatore giramondo Laurent Blanc. Oltre a giocare in Francia, Spagna e Inghilterra, infatti, il francese ha in carriera anche due esperienze nel campionato italiano: nel Napoli (stagione 1991-1992) e all’Inter (dal 1999 al 2001). Una carriera ‘internazionale’ quindi che ha plasmato un giocatore carismatico, diventato negli anni sempre più leader delle sue squadre (soprannominato dai suoi compagni ‘Le Président’, il Presidente in francese) e della Nazionale francese con la quale Blanc è stato grande protagonista nel biennio d’oro 1998-2000 conquistando Coppa del Mondo e Campionato Europeo.
TECNICO VINCENTE – Appesi gli scarpini al chiodo nel 2003, Blanc decide di intraprendere la carriera di allenatore. La prima squadra a dargli fiducia è il Bordeaux che lo chiama nel 2007 per sostituire il brasiliano Ricardo Gomes. Nel club ‘girondino’ Blanc fa centro al secondo anno: dopo infatti una prima annata comunque positiva (secondo posto in campionato e qualificazione in Champions League per il club e il premio di miglior allenatore della Ligue1 per Blanc) nel 2008-2009 la stagione della consacrazione. Il Bordeaux, infatti, vince la Supercoppa francese, la Coppa di Lega e soprattutto trionfa in campionato, interrompendo il ‘monopolio’ del Lione che durava dal 2002. Nel terzo e ultimo anno sulla panchina dei ‘girondini’ Blanc inizia bene conquistando ancora una volta la Supercoppa e partendo forte in campionato. Nel girone di ritorno, però, le voci sempre più insistenti su un suo passaggio alla guida della Nazionale francese frenano i risultati della squadra che arriva sesta in campionato e esce ai quarti di Champions League contro il Lione.
IN NAZIONALE – Finita la positiva esperienza al Bordeaux Blanc è chiamato a risollevare le sorti della Nazionale francese, reduce dalla disastrosa esperienza ai Mondiali in Sudafrica. Nell’aprile del 2011 scoppia la polemica del problema razziale: il neo ct francese è accusato di non essersi opposto alla proposta di inserimento di quote discriminatorie non ufficiali, che avrebbero limitato al 30% l’accesso di giocatori di colore o di origine araba ai vivai nazionali. Blanc respinge ogni tipo di accusa razzista spiegando che in realtà il suo intento era quello di evitare che i giocatori con doppia nazionalità, formatisi nelle Under francesei, andassero poi a difendere i colori di altre nazioni. Superata la polemica Blanc allena la selezione francese fino agli Europei del 2012 con la Francia eliminata ai quarti dalla Spagna (che vincerà poi la competizione battendo l’Italia in finale).
CRITICHE – Nel libro ‘La Face cachée du président’ biografia non ufficiale di Laurent Blanc scritta dal giornalista francese Arnaud Ramsay emergono alcuni aspetti del carattere e della personalità dell’ex tecnico del Bordeaux e della Nazionale francese. «E’ una persona – spiega Ramsay in un’intervista del 2012 concessa a ‘France Soir’ – interessante e complessa nello stesso tempo. E’ un allenatore che mette una grande distanza tra lui e i media, non dà grande confidenza, perlomeno all’inizio. Solo in un secondo momento riesce ad aprirsi. Si potrebbe pensare che è una persona un po’ ‘altezzosa’. Il problema di Blanc è che vuole dare un’immagine di sé senza ombre ma questo non è possibile. Sicuramente ha un grande ego e ama ricevere molti complimenti ma questo non per forza è un difetto…».