(E. Pinna) – Sospensioni. Inibizioni. Ammende. Squalifiche. Sono queste le più probabili conseguenze, sul piano sportivo, dei blitz di ieri della Guardia di Finanza nelle sedi di 41 società, dove hanno acquisito documentazione per una cinquantina di contratti. Certo è che le ipotesi di reato formulate dalla Procura della Repubblica di Napoli – evasione fiscale internazionale, associazione per delinquere, false fatturazioni e riciclaggio – potrebbero avere ripercussioni anche pesanti su club e tesserati. Tutto nel campo delle ipotesi. Perché il fascicolo che ieri la Procura federale ha aperto (e che andrà alla Covisoc) è, per il momento, composto solo dalle notizie che arrivavano via web e dai lanci di agenzia. (…)
VIOLAZIONI – Al momento, è possibile individuare due ipotesi di reato sul piano sportivo: violazione del regolamento agenti (che è quello dominante, vista l’attività investigativa della Procura di Napoli e delle Fiamme Gialle, mirate soprattutto sull’attività dei procuratori) ed, eventualmente, violazioni in materia gestionale ed economica delle società (articolo 8 del Codice di Giustizia Sportiva). Ecco perché nelle segrete stanze degli 007 federali nessuno azzarda previsioni. Bisognerà vedere a quali conclusioni arriveranno il procuratore aggiunto della Repubblica, Giovanni Melillo, e i suoi sostituti, che coordinano l’inchiesta «Calcio Malato». (…)
SANZIONI – Se per l’individuazione delle violazioni sportive siamo nel campo delle ipotesi, per le sanzioni i contorni sono ancor meno netti e definiti. E’ però possibile fare qualche salto nel Codice di Giustizia sportiva, tenendo presente anche gli ultimi procedimenti che hanno avuto per oggetto il regolamento degli agenti. Partiamo da questi ultimi: se riconosciuti colpevoli, i manager dei calciatori rischiano una sospensione della licenza a tempo (da un mese a due anni l’ultima gamma delle pene) più un’ammenda. Diverso il discorso per quanto riguarda l’eventuale coinvolgimento delle società, dei dirigenti e dei tesserati. Se riconosciuti colpevoli, i dirigenti rischiano una inibizione non inferiore a 6 mesi o delle ammende, mentre per i club è prevista una multa. I giocatori, altre ad una eventuale sanzione pecuniaria, rischiano una squalifica da una a tre giornate.
PRESCRIZIONE – Su molte situazioni, però, c’è il rischio-prescrizione: per i tesserati e per le violazioni economiche il limite è fissato a sei anni. Aprendo adesso il fascicolo, la Procura federale “guadagna” una stagione, ma tutti gli eventuali reati commessi prima del primo luglio 2007 non sono più punibili.