(G. TURANO) – Dopo Ratzinger, anche Franco Baldini abbandona il soglio, sconfitto dall’ingovernabilità. Il dg della Roma era dimissionario da tempo, forse da troppo tempo, praticamente dall’inizio della sua seconda avventura in giallorosso. Pur essendo, di fatto, il papa di Trigoria, ha lasciato che il suo potere venisse eroso gradualmente dal suo segretario di Stato, il cardinale Sabatini, che rimane al comando a dispetto di scelte di mercato sulle quali questo blog si è già espresso con grande chiarezza e in tempi non sospetti.
Franco ama cospargersi il capo di cenere e nelle sue onorevoli assunzioni di responsabilità c’è più di un grammo di narcisismo. Del resto, la sua Roma è stata precisamente questo: un progetto narcisista che aveva obiettivi culturali alti. Perché poi un club di calcio, per la precisione una spa quotata in borsa attiva nel settore dell’entertainment, debba essere un progetto culturale o filosofico, è cosa che sfugge ai più.