(A. Catapano) Spopola su youtube l’ultimo personaggio di Andrea Perroni, imitatore romanista: trent’anni dopo l’apparizione con Verdone, l’Enzo («No Renzo!») di Un sacco bello si riattacca al telefono di casa. Ieri cercava compagni di viaggio per un’avventura in Polonia, oggi allenatori per la panchina della Roma. Lo scenario è lo stesso: il divano di casa, le tapparelle abbassate, la rubrica con nomi improbabili: Robberto Mancini, Josuè Mourigno, Lorenz Blanc… Ne ha chiamati sette, a tutti ha rivolto la stessa domanda («Come stai messo l’anno prossimo pe’ allena’ una squadra?»), ma nessuno si è fatto convincere, e la ricerca continua… Un po’ quello che sta capitando a Sabatini.
Ridiamoci su «Ma la mia vuole essere una provocazione magnanima — racconta Perroni —, un modo per dire: “Sbrigatevi!”. È un messaggio satirico alla dirigenza romanista, l’ho fatto da tifoso: è un momento duro per noi, da mesi le cose non vanno bene, eppure la nostra protesta è stata sempre civile. Sabatini dice che sarà una grande Roma? Lo ha detto anche l’anno scorso… io sono preoccupato. Almeno cerchiamo di riderci su». In attesa di scoprire se pure Verdone ha apprezzato («Lo ringrazio, spero di non avergli rovinato il personaggio»), Perroni dice la sua sulla telenovela allenatore: «Leggo di Bielsa, Garcia, perfino di Mancini. Io avrei riportato Spalletti». Nel film, alla fine Enzo un compagno lo trova, anche se uno sconosciuto. «Io a questo punto spero solo che arrivi presto un annuncio, chiunque sia».