(F. Oddi) – Una leggenda mai del tutto confermata ma molto diffusa narra che quando il bambino Simone Battaglia, a 10 anni, fece il primo allenamento con la Roma, che lo aveva preso dalla Pro Calcio Acilia, il padre si mise con la scala fuori da Trigoria per vederlo. Solo che il padre fa il Vigile del Fuoco, e la scala che si era portato aveva sotto pure il motore, il camion dei pompieri, e dev’essere stato un bello spettacolo da vedere, tra le strade di campagna che circondano il Fulvio Bernardini.
MANCINO TELECOMANDATO All’epoca era il più piccolo di tutti, ma col sinistro faceva quello che voleva: con Alessandro Toti era numero 10 e capitano, con Montella giocò pochino, con Tovalieri tornò titolare, con De Rossi ha vissuto una stagione d’anticamera, a gennaio neanche un minuto, a fine anno una mezza dozzina di presenze (e un gol). Poche, ma sufficienti per farlo entrare nel giro azzurro: due giorni fa Di Biagio ha diramato la lista dei convocati per il raduno che precederà i Giochi del Mediterraneo (Italia con Macedonia, Libia e Tunisia), e in un’Under 19 molto sperimentale c’è anche lui, il fantasista che ha imparato a giocare in regia. In lista anche il compagno di squadra Michele Somma e i laziali Cataldi e Crecco, che stasera si giocheranno lo scudetto Primavera, ma il 17enne Battaglia è l’unico all’esordio. In attesa di prendere le redini della Primavera: Matteo Ricci e Lucca andranno a giocare, sarà lui a far girare palla, in una Primavera in cerca di riscatto dopo una stagione finita in aprile.