(M. Calabresi) – Quest’anno, Francesco Totti al Foro Italico non si è visto: a pochi giorni dal maledetto (per i romanisti) derby di Coppa Italia, aveva preferito isolarsi.E così il suo amico Federer se lo è goduto dalla tv. «È il mio giocatore ideale, mi ci rivedo per il fatto che i colpi mi escono istintivamente», racconta il capitano a SuperTennis. Inevitabile, poi, che il discorso vada sul calcio: «A 16 anni, ho iniziato a pensarlo come un lavoro. Il giorno più bello? Quello dello scudetto, anche se vincere un Mondiale è straordinario. Il dispiacere maggiore, invece, l’ho provato perdendo il tricolore con Ranieri nel 2010. Fossi andato via avrei vinto di più, ma la mia è stata una scelta di cuore».