(A. Grandesso) – Più che sergente, un vero capitano. Rudi Garcia guida gli allenamenti con la stessa passione e filosofia che poi riversa nelle partite. Fedele al principio del «piacere» calcistico che passa per l’onnipresenza del pallone negli esercizi. Metodologia che gli ha permesso di costruire una squadra seducente come il Lilla, che in Francia si è guadagnata il soprannome di «piccolo Barcellona». Status maturato anche grazie alla stretta collaborazione con i due fedeli vice, l’amico Frédéric Bompard e Claude Fichaux, che lo seguono anche alla Roma.
FISICO La stagione tipo delle squadre di Garcia inizia con una preparazione fisica intensiva nel ritiro estivo. In parte, si spiegano così gli avvii precari del Lilla delle ultime due stagioni, compensati da finali esaltanti, riuscendo nel 2012 a difendere il 3° posto, dietro Montpellier e Psg, e nell’ultimo torneo a fare meno punti (36, come il St Etienne) del solo Psg (48), nel girone di ritorno.
PUNIZIONI A Lilla, Garcia fissava una tabella di lavoro settimanale con tre doppie sedute giornaliere (ci ha provato anche Zeman…). Al mattino, alle 10, in palestra. Il pomeriggio, alle 15,30, in campo. Giornate pensate anche per consolidare lo spirito di gruppo, senza imporre l’obbligo del pranzo collettivo, anche se dal 2010 Garcia strutturò una dietetica specifica per i giocatori. Il pallone è centrale.Un’esigenza per Garcia che quest’anno, dopo un 3-3 subito in rimonta dal Sochaux, ha punito la squadra privandola di pallone per tre giorni. Di solito il lavoro tecnico viene suddiviso in gruppi per sviluppare gioco corto, passaggi di prima, e fare emergere spontaneità nella costruzione tattica. Settore esclusivo del nuovo tecnico giallorosso che studia avversari e strategie, confrontandosi poi con il suo staff.
STILE Di tattica, approfondita in due sedute settimanali, si occupa anche Bompard, amico trentennale di Garcia. L’ex portiere è anche quello che a Lilla passava i primi 45’ in tribuna per osservare disposizione e gioco della squadra (lo faceva anche Andreazzoli per Spalletti). Bompard, che ha lavorato con Garcia anche a Digione, cura i calci piazzati, ma sempre con la supervisione di Garcia, che ha fama di stakanovista, pronto a incoraggiare e ad arrabbiarsi.
AUTOGESTIONE Fichaux, arrivato a Lilla nel 2009, allenato da Garcia al St Etienne,invece si occupa degli esercizi tecnici, quello che prepara il campo, lavora sul dettaglio, lima, con un occhio anche alle giovanili, per individuare talenti che magari Garcia integra negli allenamenti della prima squadra. A Lilla c’era l’usanza di aprire gli allenamenti ai tifosi il giovedì. Era anche il giorno di autogestione, con una scelta libera del lavoro: chi in palestra, chi a perfezionarsi in campo. Con il solo obbligo di andare a firmare gli autografi.