Rudi Garcia potrebbe essere il nuovo allenatore dell’AS Roma, rappresentando l’ennesima scommessa della dirigenza romanista, alla continua ricerca di un calcio elitario (così amava definirlo il dimissionario Baldini), nella speranza possa anche esser vincente. Si tratta di un tecnico che gode di una buona fama in Francia, ma sconosciuto ai più in Italia. Cerchiamo, così, di conoscerlo meglio.
L’attuale allenatore del Lille è nato a Nemours, comune francese situato nella regione Ile-de-France, il 20 febbraio del 1964. Vanta un passato da calciatore, come la maggior parte degli addetti ai lavori; in campo ricopriva il ruolo di centrocampista. Poco si sa della sua carriera, svoltasi tra gli anni ’80 e ’90; di Lille e Caen sono le casacche più gloriose da lui indossate, prima di chiudere con il calcio giocato nel 1996.
Appesi gli scarpini al chiodo inizia la sua carriera ai bordi dei rettangoli verdi, non da allenatore, ma da preparatore atletico, per poi diventare tattico del Saint Etienne tra il 1999 ed il 2000. Qui sorge spontaneo il paragone con Andreazzoli, ultimo tecnico sedutosi sulla panchina della Roma; infatti nel 2001 prende il posto del suo ‘primo’, andando ad occupare il ruolo di allenatore, ma dopo un solo anno abbandona lo stesso Saint Etienne.
Dal 2002 al 2007 compie il suo capolavoro da allenatore, alla guida del Digione: piccola società, ambiente tranquillo e grandi risultati. Con la squadra della Borgogna conquista la promozione in Ligue 1, e la semifinale di Coppa di Francia nel 2004 (risultato storico per il club). Nel 2007 lascia il Digione per guidare il Le Mans, che dopo due stagioni lascia per sedersi sulla panchina del Lille.
Rapporto burrascoso quello con il suo presidente, nonostante double conquistato nel 2011 (campionato e coppa), e lo confermano le ultime affermazioni lasciate dallo stesso patron del Lille in questo ultimo periodo. In quel 2011, il tecnico oggi accostato alla Roma, poteva contare su grandi talenti quali Hazard (oggi al Chelsea) e Sow (autore di 25 reti); ma negli anni a seguire i risultati sono mancati. Colpa della mancanza di personalità secondo Seydoux, il quale ha sempre riconosciuto a Garcia grandi doti tecniche, accompagnate però da evidenti lacune nella gestione dello spogliatoio.
A cura di Luca Fatiga
@LucaFatiga9