(M. Ferretti) – Vincent Candela, francese di Bédarieux, parla a ruota libera di Rudi Garcia, connazionale di Nemours.
Candela, dia un consiglio a un francese appena arrivato a Roma.
«Il primo: rispettare la città. Il secondo: non dimenticarsi mai che qui è uno straniero».
Straniero sì, ma allenatore della Roma: vale lo stesso?
«Certo. Garcia dovrà avere la massima attenzione nei confronti dei tifosi, dovrà rispettarli imparando, come ho fatto io, a conoscerli pian piano».
E cosa non dovrà fare assolutamente?
«Dovrà essere sempre se stesso, quindi non dovrà venir meno ai propri principi. In Francia ha fatto benissimo, ha dimostrato di essere un allenatore molto bravo e con personalità. A Roma, è bene che lo sappia subito, serve gente di personalità, gente di carattere in grado di gestire al meglio ogni situazione. A Lille c’è riuscito, Roma non è Lille ma può farcela. Allenare la squadra non sarà complicato, allenare l’ambiente sarà un po’ meno facile…».
Se avesse sulla fascia sinistra un altro Candela sarebbe più facile…
«Visto il deludente Balzaretti del passato campionato, probabilmente avrebbe bisogno di parecchia altra gente tipo il sottoscritto…».
Monsieur Modesto, gli dia un consiglio per gli acquisti.
«Posso darne uno per le cessioni?»
Prego.
«Garcia non deve mai dare l’ok per la cessione di Osvaldo».
Intoccabile?
«Chi ti fa venti gol a stagione non può, non deve essere ceduto».
È una testa matta, dicono a Trigoria…
«E chi se ne frega. Basta saperlo gestire, uno così. Se tu hai Osvaldo te lo tieni e lo tranquillizzi. Se lo cedi fai un errore clamoroso».
Può consigliare a Garcia un portiere francese?
«Barthez».
Bene.
«In Francia non ci sono bravi portieri, la Roma deve guardare altrove».
Consiglierebbe a Garcia di tenere De Rossi?
«Se Daniele ha voglia di restare a Roma, deve rimanere. L’importante è che lui sia convinto sl cento per cento di una scelta simile».
E pensare che se non si fosse materializzato Garcia lei poteva tornare alla Roma…
«È vero, ma ero e resto un tifoso giallorosso».