(M.Di Martino) – Un club davvero trasversale, il Circolo Canottieri Aniene. Tanto per dire: l’altro giorno, mentre al Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nominava Cavalieri del Lavoro quattro storici iscritti del CCA – l’armatore Paolo d’Amico, l’ad di Sorgente group Valter Mainetti, il re del rame KME group Vincenzo Manes e il costruttore Pietro Salini – l’apertura di uno scatolone all’interno della segreteria del club promuoveva l’aspirante socio Francesco Totti, di professione calciatore, a membro effettivo del sodalizio. Su 500 votanti appena 12 no, schede probabilmente imbucate da irriducibili tifosi laziali, ma segno che comunque un fuoriclasse come Totti supera persino le categorie della fede. Totti è stato informato del passaggio del turno mentre era in vacanza in America da Giovanni Malagò, da 16 anni presidente del circolo e da quattro mesi anche presidente del Coni.
Da fuori dicono che l’Aniene è un circolo business-oriented, ma in un club che vanta tra i soci Corrado Passera e Gianni Letta, Emmanuele Emanuele e Cesare Romiti, Luigi Abete e Fabio Gallia fino a Montezemolo e Benetton, Totti ci sta bene perché gli aspetti show-off del circolo sono alimentati da un brand nato e cresciuto sui trionfi nello sport. Totti è famoso per i suoi numeri, soprattutto per i suoi 227 gol in serie A, ma da ieri anche perché è il 128° socio ad aver vestito la maglia della nazionale nei 121 anni di storia dell’Aniene. Su una grande parete degli spogliatoi del club c’è la lista con i nomi degli Azzurri d’Italia, che ora dovrà essere aggiornata.
LE MEDAGLIE – Intanto, se oggi scorri quell’elenco con gli occhi, viaggi. Perché ci sono decine di medaglie olimpiche e mondiali, campioni di ogni disciplina e di ogni età, titoli, ori, record e primati, un circolo che nuota, rema, pagaia, schiaccia, fa mille sport e poi celebra i suoi soci lasciandoli sospesi per l’eternità sull’almanacco. In ordine alfabetico la lista comincia con il campione paralimpico di canottaggio Luca Agoletto e si chiude con Dino Zoff, campione del mondo di calcio a 40 anni nel 1982, più 570 partite in serie A, più 112 partite in Nazionale, più tutte le partite di tennis che fa oggi al circolo per divertimento.
Il record di longevità di Zoff è stato battuto da Josefa Idem, socia e ministra, 8 Olimpiadi e 5 medaglie con chiusura dei Giochi a 48 anni. Perché l’età, come sanno tutti quelli che fanno sport all’Aniene, è solo una cifra. E basta. Gente che ha lasciato il segno. Molto gira attorno a Federica Pellegrini, una che è arrivata all’Aniene da bambina, si è tuffata nell’oro e ha dato la scossa al movimento. Con lei al circolo qualcosa è cambiato, anche se il nuoto tra gli azzurri dell’Aniene si porta via mezzo tabellone, dalla prima medaglia mondiale maschile della storia italiana di Roberto Pangaro a Cali in Colombia nel 1975, al primo doppio oro olimpico di Domenico Fioravanti a Sydney 2000.
Una cosa a parte è poi il record capovolto di Alessio Boggiatto, tre volte quarto in tre Olimpiadi di fila, diventato famoso in maniera crudele. Vi dice qualcosa Adriano Panatta? E Alessandra Sensini? E poi i canottieri: dai bi-olimpionico Davide Tizzano, al bronzo olimpico e ai due ori mondiali di Raffaello Leonardo, fino ai due ori mondiali e all’argento olimpico di Carlo Mornati arrivato a uno spruzzo dal mito Redgrave. Prima di Totti, l’ultimo fenomeno a essere diventato socio dell’Aniene è stato il pilone sinistro Andrea Lo Cicero, 103 caps nella Nazionale di rugby come nessuno e due mesi fa l’ultima partita al Sei Nazioni: «Ora sono disoccupato – dice – e finalmente potrò godermi il circolo».