(P.A.Coletti) – Il futuro di Nainggolan sarà lontano da Cagliari. Paradossalmente sono proprie le parole pronunciate dal presidente del Cagliari Cellino a Radio Kiss Kiss ad allontanare dalla Sardegna il centrocampista belga di origini indonesiane: «Sono stufo di crescere i giocatori e venderli, quindi credo che non andrà via nessun giocatore importante ma anzi la squadra verrà rinforzata». Parole e concetti chiari che, però, hanno lo scopo di alimentare l’asta per il calciatore. D’altronde, solo due giorni fa era stato lo stesso Nainggolan dall’Indonesia, dove si trova in vacanza, a confermare la sua volontà di cambiare aria: «Io non gioco per i soldi, la mia priorità è avere una carriera in una squadra importante».
Il presidente Cellino sa bene che questa è l’estate giusta per vendere il suo gioiello. Allo stesso tempo però, vuole monetizzare al massimo. La richiesta di Cellino è fissata sui 15 milioni, ma a 12 più un giocatore in comproprietà si può chiudere anche domani. Le dichiarazioni di ieri hanno lo scopo di far lievitare il prezzo e cercare di far capire ai possibili acquirenti che l’offerta deve arrivare in fretta. Le pretendenti in Italia, all’estero ci sarebbe il Southampton ma è stato lo stesso giocatore a rifiutare l’opzione inglese, si chiamano Roma e Inter. E i giallorossi sono in netto vantaggio. La chiave sono le comproprietà. La Roma, rispetto ai nerazzurri, ha in rosa numerosi giocatori che piacciono a Cellino. Nella lista rientrano Nico Lopez (vicino però all’Udinese nell’ambito dell’affare Benatia), Caprari, Romagnoli e Verre.
Dall’Inter, invece, il Cagliari vorrebbe solo il portiere dell’Under 21 Bardi, che andrebbe a fare il titolare vista la possibile cessione di Agazzi alla Fiorentina. I nerazzurri però non vogliono assolutamente privarsi della metà del cartellino del baby portiere, al massimo sarebbero disposti a cederlo in prestito. Condizione che lo stesso Cagliari ha rifiutato, congelando così la trattativa con i nerazzurri. A questo punto è la Roma che deve accellerare i tempi. Ad oggi sul tavolo di Cellino sono arrivate, sia da Milano sia da Roma, offerte che comprendono contropartite più una base cash non superiore ai 6 milioni di euro. Troppo poco. L’offerta che Cellino non potrà rifiutare dovrebbe essere composta da 12 milioni cash più la comproprietà di Verre, la cui metà del cartellino è stata appena pagata dalla Roma al Genoa 2,5 milioni. Sabatini potrebbe imprimere un’accelerazione alla trattativa, per tentare di chiudere l’operazione entro il 12 luglio, quando la Roma dovrebbe cominciare il ritiro a Riscone.
Sembra ormai sfumata la trattativa con la Dinamo Zagabria per l’acquisto da parte dei giallorossi del 17enne Tin Jedvaj. A Trigoria nel weekend non sono arrivati i documenti controfirmati da parte del club croato per il via libera all’offerta formulata dal ds Walter Sabatini. Offerta che a questo punto la Roma considera annullata. Nell’ambiente giallorosso non sarebbe stata neppure gradita la fuga di notizie sulla trattativa che ha poi suscitato l’interesse di altre società sul giocatore dell’Under19 croata.