(D. Galli) – Quindici milioni. Oppure dodici milioni più Verre. Ok, quello è il prezzo giusto per Radja Nainggolan. Ma è anche il prezzo che Roma e Inter non hanno ancora offerto al Cagliari (delle proposte sono arrivate comunque anche dall’estero). Cellino non ha fretta, Roma e Inter invece sì. Al club sardo è stato fatto sapere, vuoi direttamente vuoi indirettamente, che è ferma intenzione di entrambe le società quella di far sì che Nainggolan vesta la maglia giallorossa, oppure quella nerazzurra, già il primo giorno dei rispettivi ritiri.
A Cagliari danno la Roma leggermente avanti. E sono convinti che la prossima settimana Sabatini imprimerà una notevole accelerata alla trattativa. Facciamo il punto. Finora, sia Roma sia Inter hanno offerto tra i 4 e i 6 milioni più due o addirittura tre giocatori come contropartite tecniche. Non ci siamo, dicono a Cagliari. Cellino non intende scendere sotto ai 12 milioni, come conguaglio. Quanto ai calciatori, dell’Inter piace parecchio Bardi, che con l’Under 21 di Mangia si è messo decisamente in mostra durante i recentissimi Europei in Israele. Il suo arrivo, o meglio la richiesta di inserirlo come contropartita, è però condizionato dalla (eventuale) partenza di Agazzi.
Della Roma, il Cagliari stravedeva per Viviani, ceduto però in prestito al Pescara con diritto di riscatto per la comproprietà a favore del club abruzzese e di controriscatto per la Roma. Cellino vorrebbe allora inserire nell’operazione Valerio Verre, la cui prima metà è stata riscattata dal Genoa (l’altra è del Siena). La Roma vorrebbe offrire anche Romagnoli, nel tentativo di alleggerire la parte economica. Il Cagliari però non ne ha bisogno: ha già Rossettini, Ariaudo e ha preso da poco il greco Ikonomou. Ma soprattutto ha ancora Astori. Il centrale è inseguito in particolare dal Milan, ma Cellino lo ha dichiarato incedibile per lo stesso motivo per cui – sono sempre parole del presidente rossoblù – è formalmente incedibile anche Nainggolan. Il giochino è semplice, è logico, il Cagliari punta ad alzare l’asticella e a monetizzare un paio di cessioni grazie alle quali fare il mercato in entrata. Ma perché la Roma è più avanti dell’Inter, per il mediano belga di origini indonesiane? Beh, specialmente per motivi, diciamo così, di ordine politico. Cellino è un alfiere dell’amicizia tra Cagliari e Roma, messa a rischio – secondo lui – dalle scelte sconsiderate – sempre secondo lui – dell’ex dg giallorosso Franco Baldini. Vendere adesso Nainggolan alla Roma potrebbe rappresentare un segnale opposto. Di rinnovati rapporti felici.
E poi c’è il particolare, che poi tanto particolare non è, dei desiderata sardi, delle contropartite che Cellino vorrebbe. Perché se Bardi dipende comunque dalla cessione di Agazzi, la metà di Verre non dipenderebbe da nulla: la Roma è d’accordo. Il punto è che non basta. Sabatini deve aumentare l’offerta, portandola attorno a quella soglia che a Cagliari definiscono «accettabile». Cioè, dodici milioni. Più Verre chiaramente. Salvo sorprese, il ritiro di Riscone comincerà il 12 luglio. Per quella data,Nainggolan potrebbe essere romanista.