(V. Meta) – Si balla sulle due sponde dell’Atlantico, il valzer di portieri da cui uscirà il nome dell’erede di Stekelenburg fra i pali della Roma. Il suo e quello del suo secondo, visto che di portieri Sabatini dovrà prenderne due, nonostante la conferma di Lobont sia praticamente certa. Fra il Brasile e Brescia una piccola assonanza c’è, e non è questione di iniziali: dall’altra parte dell’oceano c’è Julio Cesar, impegnato a difendere i pali della sua nazionale nella Confederations Cup e fresco di 4-2 all’Italia. Quando in zona mista gli hanno accennato a un interesse della Roma non è caduto dalle nuvole, anzi, ci ha tenuto a dire quanto la cosa gli abbia fatto piacere. D’altra parte, l’ipotesi di un trasferimento in giallorosso era saltata fuori anche in qualche discorso con gli amici in cui l’ex interista non si è sbilanciato, ma è sembrato lasciare la porta aperta anche perché, dopo la retrocessione con il Queens Park Rangers, ha una gran voglia di tornare in Italia. Proprio su questa voglia sta cercando di fare leva Sabatini, che con Julio Cesar sa di andare sul sicuro: l’ingaggio che attualmente percepisce in Inghilterra è piuttosto alto (intorno ai tre milioni di euro), ma sarebbe un ostacolo superabile perché il portiere sembra disposto ad accettare una cospicua riduzione e potrebbe scendere anche fino a uno e mezzo. A non convincere del tutto la Roma è piuttosto il problema del passaporto, perché andrebbe a occupare un posto da extracomunitario.
Al momento è questo il dubbio che rallenta la trattativa, oltre che la speranza di poter ancora arrivare all’altro brasiliano (lui sì con passaporto comunitario), il venticinquenne Rafael, che in patria considerano l’erede di Julio Cesar, anche se Scolari per ora continua a preferirgli Jefferson e Cavalieri. Solo pochi giorni fa sembrava tutto fatto, visto che da almeno un mese Sabatini aveva un accordo con il giocatore, poi il Santos si è messo di mezzo rivendicando il proprio diritto a gestire la trattativa e sul portiere amico di Neymar è piombato il Napoli, che al momento resta in vantaggio. Il ds non mollerà la pista fino all’ultimo, ma visti i costi dell’operazione (non meno di sette milioni più l’ingaggio, che a Trigoria vorrebbero legato ai bonus presenze), è da escludere che qualora dovesse andare in porto la trattativa con il Santos, arrivi a Roma anche Julio Cesar. In parte per un problema di costi, in parte per ragioni tecniche, visto che a quel punto Rafael andrebbe a fare il secondo.
Intanto, di qua dell’Atlantico c’è un Emiliano Viviano in attesa. L’ormai ex portiere della Fiorentina è in vacanza sì, ma nella sua casa di Brescia, dove ha deciso di restare proprio per farsi trovare pronto in caso di una chiamata importante. Chiamata che per lui è solo quella della Roma, dove verrebbe di corsa e a costi molto contenuti, vuoi per i buoni rapporti con Zamparini, che ne possiede l’intero cartellino dopo il mancato riscatto dei viola, vuoi perché si potrebbe studiare una formula (comproprietà o prestito) in cui inserire anche un giovane (il principale candidato sembra essere Valerio Verre, appena riscattato dal Genoa). Reduce da una stagione complicata, oltre che per i rapporti non proprio idilliaci con Montella anche per i fastidi al ginocchio operato, Viviano potrebbe arrivare a prescindere da come si mettano le cose in Brasile. Sempre che poi la Roma non finisca con il virare sul Mediterraneo e da Palermo arrivi anche Stefano Sorrentino.