(P.A.Coletti) – La prima uscita in casa della nuova Roma di Rudi Garcia sarà senza la Curva Sud. La Corte Giustizia della Figc ha respinto il ricorso presentato dalla Roma contro l’ammenda di 50mila euro e l’obbligo di disputare la prima giornata del prossimo campionato senza spettatori in Curva Sud. La sanzione, disposta dal giudice della Lega di Serie A Gianpaolo Tosel, era arrivata a seguito dei cori razzisti contro Balotelli avvenuti nell’ultimo turno di campionato con il Napoli, che seguivano i buu arrivati dal settore ospiti romanista durante MilanRoma.
Una decisione, quella di respingere il ricorso della società giallorossa, in qualche modo annunciata. Il ricorso giallorosso non era fondato su ragioni di carattere sostanziale, bensì su rilievi di natura squisitamente legale. La Roma, in sostanza, contestava la sproporzione della pena, ritenuta eccessiva. La decisione di respingere il ricorso da parte della Corte Federale era stata anticipata ieri a “Il Romanista” dall’avvocato esperto di diritto sportivo Mario Stagliano. L’ex vice capo dell’Ufficio Indagini della FIGC da un punto di vista prettamente giuridico dava ragione alla Roma: «Non ci sarebbero i requisiti per chiudere il settore, ma penso che il clima che si è creato attorno a questa vicenda, come il monito di Blatter alla Federcalcio, non consenta di sperare in un accoglimento anche solo parziale del ricorso». E quali sono questi requisiti? «Innanzitutto, quanto a consistenza erano dei cori limitati. Sono stati opera di un numero esiguo di tifosi. Io in tv non li ho sentiti. Poi manca il requisito dell’urgenza, necessario per chiudere un settore: non ci sono manifestazioni sportive immediatamente a seguire».
Ma soprattutto, avvertiva Stagliano, c’è un precedente ancora più grave per il quale ci si è limitati a una seconda supermulta. È il caso di Atalanta-Juve. «La partita fu sospesa per otto minuti, per uno scambio di razzi tra le due tifoserie che a qualcuno ricordò Paparelli. La curva della Juve non fu squalificata, nonostante fosse sotto diffida». I bianconeri se la cavarono con un “assegno” di altri 50 mila euro. Sanzione comminata anche ai giallorossi per i reiterati insulti razzisti a Balotelli, accompagnata però dalla squalifica della Curva Sud per la prima giornata del prossimo campionato. Accade tutto in 180 minuti.
Il 12 maggio si gioca Milan-Roma. Nel mirino dei romanisti finisce un avversario storico di parecchie tifoserie italiane, quel Mario Balotelli che in Inghilterra finiva spesso sulle pagine dei tabloid e che anche in Italia ha fatto scrivere e parlare parecchio di sé. Secondo il comunicato del giudice della Lega, che sanziona la Roma con 50 mila euro di multa e la diffida, i tifosi giallorossi hanno offeso anche altri giocatori di colore del Milan. La Figc deve intanto fare i conti con la rabbia del presidente della Fifa, Joseph Blatter. «Solo 50 mila euro? Sono sconvolto», dice. Le eclatanti proteste in campo di Balotelli contro lo spicchio romanista, sommate al provvedimento di Tosel, indispettiscono ulteriormente il popolo romanista.
Il risultato? Il giorno di Roma-Napoli si replica. Balotelli viene offeso nuovamente. A quel punto, il giudice della Lega fa scattare la diffida e decide di chiudere la Sud (che storicamente non è mai stata una Curva razzista) per l’esordio casalingo della Roma nella stagione 2013/2014. Il club prende le distanze dall’episodio ma ricorre comunque, perché la sanzione viene ritenuta eccessiva. Ricorso respinto ieri al mittente dalla Corte di Giustizia Federale che costringerà Rudi Garcia a non poter usufruire della spinta della Sud nel suo esordio all’Olimpico.