(M. Pinci) – «Prima o poi l’allenatore lo prenderanno… », sorride Daniele De Rossi. La ricerca di un tecnico per la Roma ha evidentemente divertito anche il fu “capitan futuro”, in partenza con la nazionale per il Brasile e forse all’epilogo della sua storia in giallorosso. Una telenovela, quella della scelta per la panchina, che ha stancato anche Trigoria. «Ora dobbiamo stringere », il pensiero di Walter Sabatini. Dopo un weekend di incontri spagnoli, il ds tornato a Roma ha deciso — idea coltivata già dalla serata di venerdì — di puntare sul francese Rudi Garcia: tutti gli indizi portano a una soluzione definitiva in questo senso.
Eppure a frenare sin qui il direttore sportivo ha contribuito qualche timido retro pensiero sull’accoglienza che il tecnico- chitarrista — in rete spopola la sua esecuzione acustica del “porompompero” — troverà in città: «È l’uomo giusto per noi, ma non è un nome che scalderà la piazza», il suo timore. Per questo, oltre a Bielsa, Sabatini tiene in freezer un “mister x” (con cui, secondo alcuni, si sarebbe anche incontrato a Madrid) da scaldare in extremis se dovesse servire.
Oggi, però, potrebbe essere il giorno di Garcia: il direttore sportivo dovrebbe partire per la Francia, proprio mentre l’allenatore transalpino, dopo due giorni di riposo, tornerà a parlare con il presidente del Lille, Michel Seydoux, per sciogliere il suo legame contrattuale. Tempi coincidenti con quelli posti dalla Roma: un allenatore entro metà settimana. «E sarà sicuramente bravo», la convinzione di De Rossi. E il nuovo allenatore dovrà anche dare il parere definitivo su Benatia, dopo l’accordo raggiunto (6,5 milioni più bonus e metà Bertolacci) nel weekend con Gino Pozzo: oltre al francomarocchino piace Rami del Valencia, ma già in quota Barcellona. Ma in arrivo ci sono altri colpi, tra questi Nainggolan del Cagliari per cui la Roma ha superato Inter e Napoli. Intanto il Verona chiede Bradley: «Mi piace tanto», ammette il presidente Setti. Si può fare per 4 milioni.