(F. Maccheroni) – Che sia prima o quinta scelta non conta.Il rapporto tra Rudi Garcia e la Roma passerà attraverso i risultati, che cancelleranno due stagioni sciagurate a firma Baldini-Sabatini-Pallotta. Cancelleranno l’immagine trasmessa ai tifosi di un avvocato Baldissoni che tentennava davanti al nome del francese facendoli ingolosire con la suggestiva ipotesi-Mancini.Cancelleranno (tanto pagano gli americani) i 120 milioni investiti sul mercato per poi veder la Roma e i suoi tifosi umiliati come non era mai accaduto.
Cancelleranno l’immagine di una società che viene rifiutata perlomeno da Mazzarri, Allegri e Blanc. Di una società che non ha i mezzi per avvicinarsi a un allenatore che chiede un certo tipo di investimento sul mercato. Dopo i risultati (se verranno, naturalmente), resteranno soltanto cicatrici.Pazienza. E dimenticheremo che fino all’ultimo un club «moderno» abbia insabbiato la notizia dell’ingaggio dell’allenatore: forse volevano battere il record dei quattro mesi senza risolvere il dilemma. Dimenticheremo Kjaer, il senso «del gusto estetico» di Sabatini: da sigarette arroganti e barba incolta ci aspettiamo prosa e non poesia. E su, porti i giocatori! Insomma speriamo: di vedere finalmente qualcosa, o di non vedere più nessuno di questi dirigenti.