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MERCATO ROMA Ferrari (Ag.Fifa): “L’identità dell’allenatore a Roma è un problema insoluto da due anni. Blanc è un buon allenatore, Garcia lavora bene con i giovani”

Blanc

Fabrizio Ferrari, esperto di calcio francese, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo Laurent Blanc e Rudi Garcia, entrambi acctostati alla panchina della Roma. Queste le parole dell’Agente Fifa:

Che idea ti sei fatto sulla questione allenatori in casa Roma?

“La Roma è rimasta spiazzata da questa decisione, io stesso ero convinto che Allegri non restasse al Milan. Il fatto che stavolta Berlusconi ha sposato la linea di Galliani mi ha stupito. Forse dal punto di vista dell’immagine la Roma non fa una figura strepitosa, non è una situazione facile da gestire, ma ci sono comunque allenatori di grandissimo livello”

Blanc e Garcia, ce li descrivi?

“Blanc mi piace molto come allenatore. E’ molto composto, un signore veramente per bene e un buon allenatore. Al Bordeaux ha fatto benissimo con una squadra mediocre, facendo giocare a Gorcouff la miglior stagione della sua carriera. In Nazionale non ha fatto male, ma in quel momento non era un duro e si è trovato in una situazione non facile da gestire, ma è sicuramente un buon allenatore”

Blanc ha comunque le caratteristiche per calarsi in un una realtà che è una polveriera?

“Ne Blanc ne Garcia sono sergenti di ferro, ma sono entrambi buonissimi allenatori, con caratteristiche diverse. Garcia da sempre lavora con i giovani, ha lanciato giocatori importanti. Quando mi hanno parlato di questa possibilità di far arrivare Garcia alla Roma mi era sembrata una cosa interessante. Ha lanciato Hazard e Gervinho. Sa lavorare bene sui giovani e poi ha vinto uno scudetto. Non è uno che lavora sui giovani e poi arriva quinto”

La questione sul carattere, a Roma la critica vorrebbe un allenatore ‘domatore’.

“L’unico vero problema della gestione della Roma degli ultimi due anni è nell’identità dell’allenatore, un problema ancora insoluto. Se guardiamo ai giocatori e al loro talento, non si può dire nulla. E’ chiaro che, non mantenendo un’identità dal punto di vista tecnico ha creato non pochi problemi di classifica. Devo dire la verità, se ad esempio Mazzarri da questo punto di vista poteva essere la scelta appropriata, perché è molto duro con i giocatori e si fa rispettare, Allegri era più l’allenatore giusto per una squadra che doveva giocare in un modo tecnicamente sublime. Alla fine dipende da come ci si trova nell’ambiente, non c’è l’allenatore perfetto a 360 gradi senza conoscere l’ambiente”

Hai avuto calciatori che hanno lavorato con Blanc e Garcia in questi anni? Te ne hanno parlato?

“Si, di Garcia mi hanno sempre parlato benissimo. Così come di Blanc, cerca di avere sempre un contatto con i giocatori e cerca di farli rendere al meglio. L’unico mio dubbio è l’approccio col campionato italiano, chè è sempre particolare. E in una situazione come quella di Roma non è facile. Blanc sicuramente da quel punto di vista ha qualcosa in più: parla ancora italiano e si ricorda le pressioni del campionato italiano. E ha lavorato con la Nazionale francese, che ha più problemi della Roma”

Che modulo preferiscono?

“Giocano quasi sempre con il 4-3-3, o comunque con due centrocampisti e le punte esterne. In Francia c’è una concezione diversa, i due esterni li considerano delle punte, non delle ali. Si gioca più all’attacco e dal punto di vista tattico il campionato è più povero”

Sissoko può essere un obiettivo della Roma?

“Costa molti soldi, ma non credo sia il giocatore di cui la Roma abbia bisogno. Credo che la Roma abbia bisogno più che di giocatori, di un tecnico che metta serenità”

C’è qualche tecnico che ti intriga?

“A parte Garcia, che resta uno dei miei preferiti, mi piacerebbe vedere Bielsa, che ha un progetto tecnico sempre molto interessante. E’ decisamente più cattivo, visti i soprannomi che ha. Mi piacerebbero entrambi per motivi diversi, uno per un modo di giocare bello da vedere e proficuo, l’altro perché mi incuriosirebbe vedere Bielsa all’opera in Italia”

Fonte: Trs

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