Simone Rovera, corrispondente da Parigi per SkySport ha tracciato un profilo dei due pretendenti d’oltralpe alla panchina giallorossa: nello specifico Laurent Blanc e Rudi Garcia.
Su Rudi Garcia.
“Allenatore molto bravo e vincente, nel 2011 ha vinto campionato e coppa. Ha qualche problema a gestire spogliatoi turbolenti: quest’anno al Lille si appoggiava alla squadra per prendere alcune importanti decisioni, ascoltava molto i senatori. Proprio una rottura nello spogliatoio ha portato alla cessione di Landreau, uno dei più importanti portieri del calcio francese. In questa stagione sono mancati i risultati, anche per colpa di Garcia, che ha lavorato bene quando aveva a disposizione buoni giocatori, ma non è riuscito a replicarsi quando ha perso pedine importanti e ha dovuto reinventare. Ci ha messo molto a ricostruire l’armonia nello spogliatoio e a trovare la giusta fisionomia tattica per la squadra. Potrebbe fare bene a Roma, ma ha dei punti deboli, tra i quali il più eclatante consiste nel non conoscere il calcio italiano. Finora ha lavorato a Lille, che è simile a Parma, una piccola isola felice. Nulla a che vedere con una piazza pretenziosa come Roma”.
Su Blanc.
“Sicuramente ha voglia di tornare ad allenare, lo ha detto chiaramente nei giorni scorsi. E’ un allenatore che ha fatto bene con il Bordeaux, vincendo il titolo con una squadra tutt’altro che eccezionale. In Nazionale non è riuscito a replicare con una squadra molto forte, ha avuto un rapporto difficile con lo spogliatoio, e solitamente fatica a farsi amare dai suoi tifosi e dai suoi giocatori. Mediaticamente è un personaggio complicato, non ama le conferenze stampa, non ama essere protagonista. Quella delle «quote razziali» è una storia strana. I giocatori che crescono nei vivai della Nazionale spesso hanno doppie nazionalità, e capita che scelgano di non giocare per la Francia. Era un discorso nell’interesse del futuro della Nazionale, farlo passare per razzista è una storpiatura”.
Fonte: Rete Sport