Un mese fa, Lulic.
Sentenza lapidaria, della Coppa Italia prima e del tempo poi: dopo l’onta della sconfitta e la constatazione di aver toccato uno dei punti più bassi in assoluto della nostra storia, ci si aspettava che iniziassero i riparatori fuochi d’artificio per lenire il dolore di una tifoseria mai così paziente. Dal punto di vista dei rumors era iniziata in maniera più che illusoria: Mazzarri, Allegri, Mancini…Però aspettiamo la cenetta di Allegri…No, resta…Mazzarri nel frattempo s’è accasato…Blanc? Stramaccioni? Ah, è andato a fare l’opinionista…Il francese era una scelta di Baldini che nel frattempo è volato a Londra lasciando due scarne righe di comunicato, dopo un biennio di delusioni, scelte cervellotiche e puzza sotto il naso ostentata ad ogni pie’ sospinto. Allora chi prendiamo? Forse Mancini dai…No, è troppo, magari Garcia…Si, abbiamo preso Garcia. Piace tanto a Sabatini. Ha già vinto, fa tre sedute doppie a settimana, pretende tanta dedizione e predilige il 4-3-3…
Scusate ma tutte queste cose non le faceva pure Zeman? Vabbè domanda retorica e benvenuto a Rudi, che ha già dimostrato di essere paziente, pazientissimo: ancora non gli hanno detto se De Rossi resta oppure no, gli consentono un ritiro di otto giorni netti prima di volare a casa…loro, cioè negli States e in Canada; vuole esterni funzionali al suo gioco, dovrà pazientare ancora…
Magari Basta, sperando che sia solo con la maiuscola e non una resa…
la verità è che sta finendo pure il tempo di fare battute e che l’appeal della Roma all’esterno è in caduta libera, vuoi perché si sta facendo l’abitudine a stare senza coppe, vuoi perché ormai un po’ tutti hanno capito quali sono i parametri economici imposti dalla nuova, supposta progettualità.
Intanto la lancetta gira, senza per ora riuscire a medicare la ferita di un mese fa.
L’unico ad aver agito per tempo al momento risulta essere stato Walter Sabatini, non tanto per la campagna di rafforzamento che tutti aspettiamo e che siamo certi condurrà in porto, quanto per essere riuscito a farsi rinnovare il contratto prima della finale persa.