(SPY CALCIO F.Bianchi) La vera emergenza del calcio italiano sono gli stadi: ma è inutile aspettare la legge (chi la sta riscrivendo?), bisogna imitare Juventus e Udinese che ce l’hanno fatta anche senza. La Juventus ha un impianto, di proprietà, modernissimo e quasi sempre pieno.
L’Udinese ha raggiunto un accordo con il Comune e avrà il suo stadio in concessione per 99 anni: intanto sono iniziati i lavori per rendere più moderno e accogliente il Friuli. Sarà pronto per il campionato 2014-’15: nel frattempo il club dei Pozzo giocherà la prossima stagione a Trieste, sia per quanto riguarda il campionato sia l’Europa League.
Il Sassuolo, neo promosso in serie A, giocherà a Reggio Emilia (e Squinzi potrebbe anche acquistare lo stadio).
Il Napoli ha indicato come suo impianto Palermo: ma i lavori al San Paolo sono già iniziati, quasi certo che non dovrà spostarsi. Per il campionato manca ancora il collaudo statico, per la Champions i lavori chiesti dall’Uefa per adeguare la sicurezza. Ma Aurelio De Laurentiis si è impegnato in prima persona: dopo aver litigato col sindaco De Magistris (“o mi vende il San Paolo entro giugno o vado a Caserta…”) ha deciso che il San Paolo sarà rifatto a sue spese. Per ora lavori di ammodernamento e basta, ma in futuro (quando?) lo stadio sarà radicalmente trasformato. Come merita.
La Roma a luglio presenterà il suo progetto: ma non sarà una cosa semplice (tantomeno veloce) costruire il nuovo stadio. Nel frattempo c’è un accordo con il Coni, sino al 2016, per la valorizzazione dell’Olimpico.
Ancora sulle spine il Cagliari: entro domani sera deve indicare l’impianto “casalingo” (bocciata l’ipotesi-Brescia, ora Cellino punta su Pisa), con la speranza che si possano fare i lavori ad Is Arenas. I tifosi sardi meritano di vedere la loro squadra in Sardegna. Lo scorso anno è stata una beffa.
La Figc ha imposto ai club di indicare lo stadio prima che inizi il campionato: avrebbe dovuto farlo, tempo fa, la Lega… Quest’anno gli spettatori medi sono cresciuti, d’accordo, ma siamo ancora troppo lontani da Germania e Inghilterra. Abbiamo perso tempo a dire che il nostro è il campionato più bello del mondo: e non è vero, sia in campo che fuori. Non si può più andare avanti con lo scandalo del Cagliari o con le deroghe. Vedi il Siena, ora finito in B (e speriamo che Mezzaroma possa iscrivere la squadra: tutto dipende sempre dal Monte Paschi…). Sempre in B il neopromosso Carpi giocherà a Modena. Ma il presidente Andrea Abodi si sta muovendo su quel terreno e la Lega ha stretto accordo con club e Comuni.