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REPUBBLICA.IT Roma, Garcia: ”Qui per vincere. Totti e De Rossi fondamentali” (VIDEO)

Presentazione Garcia

ROMA – A così tante telecamere e microfoni, nella piccola Lille, non era certo abituato: “Sembra la conferenza prima di una finale”, sorride, divertito da tanta attenzione. Chissà che Rudi Garcia non abbia scelto quel sorriso, come antidoto alla pressione che anche a distanza innervosisce De Rossi in Brasile. In fondo, lui quella pressione non la teme: “Non ho paura di nulla”.

Lui non ha paura, e per la Roma non potrebbe esserci notizia migliore. Chiarissimi anche i suoi obiettivi: “Sono qui per vincere, il primo obiettivo è dare un gioco e far divertire i calciatori e la gente. Più giochiamo bene, più riusciamo a vincere. Se mi hanno chiesto di vincere subito? Tutti vogliamo farlo, voi no? Ma adesso il primo obiettivo della Roma è tornare in Europa, se poi si entrasse dalla porta principale sarebbe anche meglio”.

Quella porta principale sarebbe la Champions League, che lui non nomina mai ma a cui pensano Sabatini e Pallotta: “Certo è fondamentale avere una proprietà ambiziosa”. Soprattutto per uno che, di sé, parla in questi termini: “Una parola per definirmi? Ambizioso”. E lo dice in italiano, stessa lingua in cui sceglie di pronunciare il proprio nome: Garcìa e non Garcià. Ma la deroga sul nome non inganni: a Rudi la disciplina interessa particolarmente, e quando se ne parla mette da parte il sorriso di chi sa di trovarsi a giocare l’occasione della vita per tornare serissimo: “Per vivere in un gruppo, in una collettività, servono regole, come anche a casa. E regole chiare ci saranno”. Lo dice con la sicurezza di chi non si sente una terza (o quarta, quinta…) scelta: “L’importante non è essere la prima scelta, ma essere l’allenatore scelto. Ora giudicatemi solo dai miei risultati”.

Impossibile invece convincerlo a parlare dei singoli, di chi vorrebbe per la propria squadra, di chi può fare a meno: “Stiamo lavorando con Sabatini, il ds conosce il mercato italiano e tutte le decisioni le prenderemo insieme, nessuno verrà qui senza il mio consenso”. Chiarissimo e decisionista. Più morbido quando parla di Totti e De Rossi: “Ci vogliono giocatori di talento e alla Roma li abbiamo, Totti è fondamentale dentro e fuori dal campo, De Rossi ho molta voglia di incontrarlo, come di incontrare tutti i suoi compagni. Quando lo avrò ci parlerò e deciderò in che ruolo lo vedo”. Cessione permettendo.

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