«Purtroppo questa norma dell’extracomunitario è stata avvicinata a un discorso di maggiore competitività. Ma in realtà non è legata a una maggiore competitività ma a calcoli aziendali, a mosse di mercato e attività delle società che non hanno nulla a che vedere col progetto e la competitività sportiva». Il presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, commenta così la scelta di alcuni club di serie A di tesserare un calciatore extracomunitario dalle categorie inferiori per poi venderlo all’estero liberando così il posto a un altro extracomunitario più valido proveniente da un altro paese. «Non vedo nell’uno, due o tre extracomunitari che possono andare all’estero o arrivare dall’estero la differenza di qualità a livello europeo», aggiunge il n.1 dell’Aic, all’uscita dalla sede della Figc dove si è svolto il consiglio federale. Tommasi parla anche del nuovo contratto collettivo: «Probabilmente ci dobbiamo sentire per l’inizio della settimana prossima – rileva -, si inizierà una trattativa per un accordo triennale, nel frattempo è probabile che si proroghi l’attuale».
Fonte: Ansa