Maicon Douglas Sisenando. Bastano queste tre parole per capire di chi stiamo parlando. Uno dei giocatori più forti e vincenti in circolazione: 1 campionato brasiliano, 1 coppa del Brasile, 4 campionati italiani, 2 Coppa Italia, 3 Supercoppa Italiana, 1 Champions League, 1 mondiale per club, 2 Coppa America, 1 Campionato Sudamericano Under 20 e 2 Confederations Cup. Una lista lunga, quasi si fa fatica a sciorinare tutte le cifre e le competizioni.
Nasce calcisticamente nel Gremio, poi Criciuma e Cruzeiro. Con il club azzurro esordisce nel calcio dei professionisti, facendosi notare dagli operatori di mercato europei. Nel 2004 passa in Francia, al Monaco, dove resta per due anni. Nel 2006 arriva l’Inter: qui si afferma definitivamente diventando un top player, oltre che uno dei protagonisti assoluti dell’Inter del “triplete” di Mourinho (2010). Lo scorso anno è finito in Premier League nel Manchester City di Mancini, colui che lo valorizzò prima di tutti in maglia nerazzurra.
Giocatore di qualità, quantità e personalità spiccata, è un terzino destro – classe 1981 – di spinta e dal fisico prestante (184 kg per 77 kg). E pensare che sulla fascia ci finì un giorno per caso e necessità: “Prima di entrare nel calcio che conta – ha raccontato lui stesso in un’intervista di qualche tempo fa – giocavo da centrocampista nel Criciuma, squadra brasiliana allenata da mio padre. Durante una gara, si infortuna il nostro terzino destro, mio papà mi chiama a se e mi dice: “Gioca tu da laterale, so che puoi dare molto e che puoi farcela”. Mi impegnai in un ruolo non mio, ma mi trovai a mio agio, tanto che fui schierato, da quel momento, sempre e solo in quella posizione. Forse, e sottolineo forse, ci ha visto lungo. Grazie, papà”. E benvenuto, Maicon.
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Fonte: asroma.it