C’è chi sbarca nella Capitale per cominciare una nuova avventura, chi si presenta in ritiro mostrando personalità nonostante la giovane età, chi non perde occasione per battibeccare con i tifosi e chi non si allena a Riscone di Brunico avendo già le valigie in mano. Non ci si annoia di certo seguendo in questi giorni le vicissitudini in casa Roma. La società giallorossa è tra le più attive sul mercato e, in attesa di accogliere tra le proprie fila anche De Sanctis (dal Napoli) e Strootman (dal Psv), ha dato oggi il benvenuto al terzino brasiliano Maicon. L’ex Inter, prelevato dal Manchester City, è atterrato in mattinata a Fiumicino per poi sottoporsi alle visite mediche di rito. «Sono contento» sono state le uniche parole che Maicon ha rilasciato uscendo dallo scalo romano, rimandando poi alla presentazione ufficiale che si terrà in Val Pusteria, dove domani raggiungerà i suoi nuovi compagni.
Tra questi presto non ci sarà più Marquinhos, unico della truppa di Rudi Garcia a non essere mai sceso in campo a Riscone. Il difensore brasiliano, impegnato in un lavoro differenziato in palestra dopo aver smaltito la febbre, è ormai prossimo alla cessione al Paris Saint-Germain che ha messo sul piatto ben 35 milioni di euro. Una ventina di milioni in meno potrebbe invece portare nelle casse giallorosse Osvaldo (seguito da Southampton e Zenit), protagonista dell’ennesimo botta e risposta in ritiro con alcuni tifosi. L’attaccante, mentre stava firmando degli autografi, è stato avvicinato da alcuni sostenitori che gli hanno ricordato di aver «capito poco di Roma perchè qui potevi essere un imperatore. Noi ti diamo il cuore». La reazione dell’italo-argentino non si è fatta attendere: «Avete capito bene voi. Duecento gol ho fatto, ma che c… volete?». Già nel primo giorno di ritiro Osvaldo era finito nel mirino della contestazione di un gruppo di tifosi e, anche in quell’occasione, il giocatore aveva risposto per le rime sia a parole («Vi prendo uno per uno, quando vi pare») sia a gesti (mostrando il dito medio).
In quanto a personalità, poi, sembra averne parecchia anche il giovanissimo Tin Jedvaj, difensore acquistato per 5 milioni dalla Dinamo Zagabria. «Mi sento assolutamente pronto per giocare con la prima squadra. Sono venuto qui per far parte del gruppo, non per andare in Primavera – le parole del croato, ancora minorenne, durante la presentazione – Gli attaccanti della Serie A? Per me sul campo sono tutti uguali, non ho paura di nessuno. I miei idoli sono Thiago Silva (e infatti ha scelto la maglia n.33 proprio come il centrale del Psg, ndr) e David Luiz, mi piacerebbe diventare come loro».
Giornata di presentazioni, infine, anche per i collaboratori di Rudi Garcia, Claude Fichaux e Frederic Bompard. «Sono 12 anni che lavoriamo assieme» ha ricordato il secondo a Roma Channel, spiegando che il suo ruolo consiste nell’analizzare i video degli avversari e nel «seguire il primo tempo delle partite in tribuna per avere una visione periferica, a 360 gradi, del campo». «Tramite walkie-talkie comunico poi con la panchina dove si trovano Rudi e Claude – ha poi aggiunto Bompard – Garcia simile a Capello? Non bisogna paragonare Rudi a nessuno, lui ha la sua personalità, sa essere duro e malleabile quando serve. Sostiene sempre la squadra ed è molto attento ai dettagli». In comune con Zeman, invece, avrà il modulo di gioco. «Garcia predilige il 4-3-3 – ha ammesso Fichaux – ma durante la partita può adottare anche il 4-2-3-1, sempre basato su possesso palla e accelerazioni».
Fonte: ansa