“Il regalo faccelo te: rimani e vinciamo qualcosa di bello insieme”. Francesco Totti spedisce un messaggio d’auguri denso di significati a Daniele De Rossi, tornato ad allenarsi a Trigoria assieme al resto dei compagni proprio nel giorno in cui ha compiuto 30 anni. La posizione del mediano di Ostia, festeggiato dal capitano giallorosso e dal resto della squadra, e’ ormai nota da tempo: da un lato, anche a causa di prestazioni sottotono, il feeling con parte della piazza non e’ piu’ lo stesso del passato, dall’altro lo stipendio elevato (6 milioni di euro a stagione), oltre a pesare notevolmente sul monte ingaggi della societa’, lo rende difficilmente cedibile sul mercato.
Non a caso finora nessun club ha bussato a Trigoria per presentare un’offerta ufficiale. A convincere De Rossi a restare a Roma uscendo cosi’ da una situazione di stallo, oltre alle parole di Totti, potrebbe essere soprattutto il nuovo tecnico Rudi Garcia. Il francese, tra una sessione d’allenamento e l’altra si e’ intrattenuto per circa mezz’ora con ‘Capitan futuro‘: il colloquio e’ servito per far conoscere i due, che ancora non avevano avuto occasione di presentarsi di persona, e ha permesso a Garcia di ribadire le parole di stima pronunciate in ritiro nei confronti del centrocampista.
Per l’ex Lille De Rossi e’ un elemento fondamentale della rosa e quindi preferirebbe restasse. E a schierarsi apertamente per la permanenza di De Rossi e’ stato anche Kevin Strootman, ultimo arrivato a Trigoria e potenziale concorrente proprio del mediano azzurro per una maglia a centrocampo. ”E’ un onore giocare con un campione del mondo che ha indossato sempre questa maglia. Spero che resti con noi” le parole dell’olandese twittate in chat con i tifosi romanisti. Strootman ha confessato di avere un solo idolo calcistico (Zidane), di ispirarsi ai connazionali van Bommel e Davids, e di non vedere l’ora di affrontare la Lazio: ”Finora il derby l’ho visto solo in tv. E’ la partita piu’ importante della stagione e probabilmente il derby piu’ importante d’Europa per quanto riguarda la rivalita’. Significa tanto per il club”. Nessuna paura, poi, per la differenza di mentalita’ tra Italia e Olanda: ”Qui la cosa importante e’ vincere e importa meno il ‘come’. Ma e’ una cosa che mi si addice”.
Fonte: Ansa