(L. Valdiserri) – «Jedvaj è giovane, ma è molto forte. Per essere un difensore è bravo tecnicamente. Non parla tanto e lavora. Credo sia pronto per giocare». L’investitura arriva da Michael Bradley, che, come il diciassette croato, parla poco e lavora. È l’impressione che alla Roma hanno avuto tutti, anche Rudi Garcia che sta lavorando molto su Tin. L’ha schierato nel secondo tempo della prima amichevole, lo prova a volte in allenamento con i «titolari», sperimenta per lui il ruolo di centrocampista davanti alla difesa. Bel fisico, sicurezza nel trattare la palla, la faccia tosta che non guasta: Jedvaj sembra più «vecchio» dei suoi 17 anni e potrebbe essere il modo per far passare la nostalgia diMarquinhos, che ieri ha firmato per il Psg (ha fruttato 31,4 milioni dai quali la Roma dovrà sottrarre 2,5 milioni da versare al Corinthians).
Vedremo se nell’amichevole di domani, contro i turchi del Bursaspor, Jedvaj giocherà titolare, visto che Benatia continua ad allenarsi a parte. È previsto l’arrivo da Roma di molti tifosi, una frangia dei quali pronta a contestareOsvaldo. I dirigenti lo vogliono cedere per motivi economici e comportamentali, Garcia lo ha schierato tra le riserve contro i «boscaioli» preferendogli Borriello. Eppure i compagni di squadra parlano tutti bene di lui. Ieri Bradley: «Osvaldo è fortissimo e nello spogliatoio è un ragazzo splendido, ma il tempo delle parole è finito, dobbiamo far vedere tutto sul campo». Napoli e Inter si muovono sul giocatore, che ha rifiutato il Southampton e lo Zenit (trattativa ancora possibile). Il tempo gioca contro la Roma, che ha il mercato bloccato senza i 15 milioni per la sua cessione. Questione stadio, il sindaco Ignazio Marino: «I responsabili della Roma sono venuti da me senza alcun progetto, dicendomi che per la fine di agosto o gli inizi di settembre ne avranno uno e vogliono presentarlo. Io ho risposto: nel momento in cui l’avranno, lo valuteremo. Ma deve essere un progetto nell’interesse dei tifosi e della città».