(G. Piacentini) – Fra le mille risposte che poteva dare, nel giorno della presentazione della nuova maglia, alla domanda: «Quante ne hai indossate?», Francesco Totti ha scelto: «Tante, questa però è l’ultima». Parole che, nonostante il caldo, hanno fatto correre un brivido lungo la schiena della dirigenza presente sulle tribune del campo «Di Bartolomei». Un segnale forte e chiaro del capitano verso la proprietà.
Alle promesse di James Pallotta («Del rinnovo parleremo presto») non sono ancora seguiti i fatti e Totti è in attesa di una chiamata per prolungare il contratto, che scadrà il prossimo 30 giugno. Proprio quando la Roma cambierà di nuovo maglia, passando alla Nike. Quella presentata ieri, invece, è auto prodotta, tiene conto dei consigli dei tifosi e rende omaggio alla tradizione: sul colletto c’è l’anno di fondazione (1927) in numeri romani e internamente la scritta «Solo per Questa Maglia… Unico Grande Amore», con un puntino di sospensione di troppo rispetto ai tre previsti dalla grammatica. Piccolo errore a a parte, la nuova divisa piace a Garcia. «È unica e noi vinceremo con ’sta maglia», la promessa in franco-romanesco del tecnico.
Come se non bastassero le parole di Totti, ad agitare l’ambiente ha pensato anche Marquinhos: il brasiliano non si è allenato e non ha partecipato alla presentazione della maglia perché influenzato, ma è stato intercettato a pranzo in un ristorante col suo agente. Da Trigoria smentiscono che la sua sia una malattia diplomatica: la sensazione però è che dopo l’ufficialità di Benatia (è arrivato il nullaosta e ha sostenuto il primo allenamento) e Jedvaj (ha firmato fino al 2016, alla Dinamo Zagabria andranno 5 milioni) la Roma abbia tutto l’interesse ad accelerare le trattative per la sua cessione (ieri il d.s. Sabatini è stato in Spagna, ma i contenuti della suamissione sono top secret) e quella di Osvaldo (c’è un interesse dello Zenit).
Per Strootman il Psv aspetta la fideiussione bancaria a garanzia dei 18 milioni del prezzo del cartellino, Gervinho non è stato convocato dall’Arsenal per una tournée in Asia ma la differenza tra la richiesta (8 milioni) e l’offerta (3) è ancora molta. Per De Sanctis, che anche ieri non si è allenato col Napoli, bisogna aspettare che si sblocchi la trattativa che porterà in azzurro Julio Cesar. Chieste informazioni al Saint-Etienne per Ruffier ma ha battuto in ritirata dopo la richiesta di 10 milioni.