(M. Evangelisti) – Insomma, ha avuto un senso farsi svegliare la mattina alle sette da Valentina Vezzali tutto luglio. Erano al centro di preparazione atletica di Formia, il portiere e la danzatrice con la lama. Lei si alzava per allenarsi. Morgan De Sanctis la sentiva e bofonchiando si rassegnava a imitarla. Non è servito per rimanere a Napoli, è stato abbastanza per trasferirsi a Roma. Walter Sabatini, il direttore sportivo dei giallorossi, ha parlato con il giocatore mentre lui era lì a muovere le vecchie ossa. Ossa che parlano e dicono: vecchi sarete voi. E’ esattamente quel che ha pensato Sabatini dopo aver visto De Sanctis lavorare a Formia e aver sentito le urla con le quali condiva un esercizio particolarmente faticoso. E’ pure quello che pensava Rudi Garcia quando ha descritto ai suoi collaboratori il portiere che desiderava e ha tracciato l’identikit di De Sanctis. (…)
L’OMBRA – (…) Quando la malinconia stava avviandosi a diventare tristezza ha trovato la porta del Napoli e per senso di rivalsa sulla vita sedentaria che gli era toccata fino a quel momento non l’ha lasciata praticamente mai per quattro anni: 147 presenze, in area con mal di gola e raffreddore, con la pioggia e con la grandine. (…) Ed è sicuro di far funzionare bene le vecchie ossa di De Sanctis per due anni a dir poco. Sono due stagioni di contratto, stipendio di 1,2 milioni annui, 500.000 euro al Napoli che tanto del pirata Morgan non s’interessava più. Meglio l’anguilla Reina.
Pirata è il soprannome ovvio. Gliel’ha dato un cronista sportivo. Anche se De Sanctis non porta bende sugli occhi, ci mancherebbe, e il lido dov’è nato è la Maiella. Montanaro che ha seguito l’odore del mare. Sulla riva si è fermato. Dall’esempio della Vezzali ha preso e non più perso la voglia di svegliarsi. Alle cinque di ieri mattina era in viaggio verso Roma. E’ arrivato, ha firmato, ha passato le visite mediche. E ha detto: «Finalmente è tutto risolto, finalmente si lavora. Sono qui per disputare una stagione alla grande. Ho già parlato con Garcia. Forza Roma» .
RITUALI – De Sanctis ha qualcosa che altri portieri passati per il setaccio di Garcia non possedevano o possedevano in misura minore: una cert’aria di sapere il fatto suo. Niente piatti chiamati al buio in porta questa volta, solo la sicurezza di un professionista esperto. E dietro, i balzi a molla del giovane polacco Skorupski. C’è solo da sperare che vada tutto bene là dove sono andati malissimo il gigante scorbutico Stekelenburg e i vari riservisti che si sono generosamente affannati a sostituirlo. (…)
Intanto il portiere ieri ha fatto quello che ci si aspetta da un nuovo arrivato. Ha scherzato con Totti, si è allenato, ha avuto un colloquio con il tecnico, ha stretto la mano a tutti i compagni, ha abbracciato Lobont, unico collega di ruolo nei dintorni. Claudia Pastorello, l’agente, ha spedito in rete la foto di Morgan che firma il contratto. Didascalia:«Comincia la nuova avventura romana di De Sanctis» . L’ultimo abbordaggio del vecchio pirata.