(M. Evangelisti) – Ma guarda, è tornato di moda Miralem Pjanic. Del resto era stato lui a volersi tirare fuori dal cerchio del riflettore, con un piccolo aiuto da parte delle sue ginocchia cedevoli. Nel caldo fondente dello stadio dell’Aris […] il 23enne bosniaco è tornato a occupare il ruolo che preferisce, quello di fabbricante di gioco. Che nel calcio di Garcia non coincide necessariamente con il perno centrale.
Il Psg di tanto in tanto si affaccia a vedere se tra la Roma e Pjanic qualcosa non funzioni. In questo momento non c’è motivo di pensarlo […]. Anche se con De Rossi confermato aumenterebbe forse oltre il sopportabile il numero dei potenziali registi. In Grecia però il duo Pjanic-Strootman, con tutti i naturali imbarazzi dell’olandese a inserirsi in una band sconosciuta, ha risuonato a meraviglia. Garcia vuole solo vedere moltiplicarsi il numero dei giocatori in grado di impostare l’azione e quindi la sovrabbondanza in quel settore non gli dispiace affatto. Anzi, il francese ha notato pure che Benatia e Castan al contrario non formano una coppia particolarmente affiatata, grossi e pesanti come sono. Dato che il marocchino è in grado di ripartire dalla difesa e il brasiliano solitamente no, allora non c’è da meravigliarsi se si parla di questi come di un possibile partente.
Ecco perché la Roma che Garcia ha in mente può sopportare, quantomeno in teoria, anche la presenza di Totti, che di solito si dirige da se stesso. Semmai dalla zona centrale del campo ad allontanarsi potrebbe essereMarquinho, per il quale è trapelato l’interessamento dell’Inter.
Pjanic invece in questo momento sembra escluso dal mercato. Ieri lo hanno visto a Milano, pare per una semplice questione di documenti da firmare. Di lui Sabatini amava dire: diventerà un campione al Barcellona, dove lo comprenderanno, lo sosterranno e infine se lo godranno. Ma Pjanic sta dimostrando di valere più dei 12 milioni che la Roma aveva inizialmente chiesto a chi si offriva volontario