(R. Boccardelli) – Un po’ Mourinho ma anche un po’ Sacchi. Alla scoperta di Rudi Garcia attraverso le esercitazioni tecnico-tattiche che il tecnico sta proponendo giornalmente in quantità industriale alla squadra. (…)
Un po’ Mourinho per il suo esordio senza paura di fronte ai contestatori. Inopportuno o no, Garcia ha fatto capire di avere i cosidetti attributi. Di non delegare niente a nessuno e di vestire anche abiti non suoi se c’è da difendere un giocatore, una squadra. Sì, in questo ci ha già ricordato un po’ Mou.
Un po’ Sacchi perché alcuni degli esercizi tecnico-tattici mostrati ieri ci hanno ricordato il lavoro del grande Arrigo nel Milan e in nazionale. In particolare quando (in mattinata), Garcia ha fatto schierare due file di sagome (8 più 8) come fossero due munitissime linee di centrocampisti e difensori (quella più arretrata sulla linea dei sedici metri). (…)
Tra le tante sollecitazioni, Garcia è particolarmente attento a redarguire i giocatori che non giocano veloce e palla a terra. Un invito a tenere il bottone sinaptico sempre premuto. A volte alzare un pallone banalmente è sintomo di disattenzione, leggerezza, mancanza di concentrazione.
Si avvicina intanto il momento della prima uscita ufficiale, mercoledì alle 17,30 contro i dilettanti locali, e vedremo così all’opera il primo 4-3-3 firmato dal francese. Garcia non ha lesinato lavoro e fatica ai suoi ragazzi con una serie impressionante di ripetute sui 150 metri. Tra i più avanti come forma fisica, sicuramente Bradley e Lamela. Stupisce Totti, che a 36 anni suonati non ha mai perso il contatto col gruppetto dei migliori.