(R. Boccardelli) – L’aveva preparata quella battuta. Avrebbe potuto pronunciarla nei prossimi giorni, in conferenza stampa a Brunico. Ma Francesco Totti ha preferito anticipare i tempi e gettare subito il sasso nello stagno, sapendo di far rumore. Tanto. Così, quando l’ignaro speaker, riferendosi alla nuova maglia appena indossata (che gli dona ancora come non mai…) gli ha chiesto sorridendo, “chissà quante ne hai indossate…” la risposta è stata secca, gelida, ma piena di sfumature che contano più del semplice contenuto: «tante, questa è l’ultima però».
L’ultima cosa che vuole Totti è proprio ciò che ha detto, vale a dire che questa sia o sarà la sua ultima maglia. E allora perché lo ha fatto? Semplice, per ricordare a suo modo, spiazzando tutti, diciamo con un cucchiaio dei suoi, che lui è in scadenza di contratto (l’accordo scade il 30 giugno del prossimo anno) e che nessuno gli ha mai parlato di un rinnovo quando anche i sassi sanno che la sua intenzione è quella di tagliare il traguardo dei quarant’anni in campo (…). Insomma, un prolungamento di due anni. E non è una questione di cifre.
DECIDO IO – (…) Ieri però, Francesco ha forzato la mano alla sua maniera: senza alzare la voce, affidandosi a quella che può sembrare anche una semplice battuta ma che nei puntini sospensivi che si porta dietro quelperò… ha voluto ricondurre la società, forse un po’ distratta da mille altre situazioni, a quella che dovrebbe essere una delle prime cose da fare prima che il pallone rotoli sul serio. Il contratto del capitano.
L’IPOTESI – Lo aveva detto Francesco prima di partire per le vacanze. Sperava in un rinnovo prima del ritiro, in modo da dedicarsi totalmente e per l’ennesima volta al campo e alle sorti della squadra e per affrancare anche la Roma dall’inevitabile “tarantella” mediatica sul suo contratto. Così non è stato anche perchè in società è venuta a mancare la figura di Baldini, che poteva occuparsi in prima persona della questione. Considerando che Sabatini in questi giorni è totalmente preso dal mercato e valutando la situazione Roma nel suo complesso, si potrebbe anche dire che Totti, pur avendo ragione, forzando i tempi abbia sbagliato. In realtà, visto anche quanto ha detto Pallotta qualche settimana fa, non ci meraviglieremmo se Totti firmasse il suo sacrosanto rinnovo nel corso della tournée negli States, magari con una bella stretta di mano tra lui e il presidente sotto i riflettori.
Totti è tornato dalle vacanze tirato a lucido e, come nella passata stagione, si ripropone per un ruolo guida in seno alla squadra. Ha conosciuto Garcia, ne ha apprezzato i modi semplici e diretti, senza troppi fronzoli.