(M. Calabresi / A. Pugliese) – Visti i risultati, a Fiumicino la folla all’aeroporto era passata di moda. Nel 2007 il romanista Cicinho, due anni fa il laziale Cissé: in mezzo, il pomeriggio del 9 giugno 2010 allo Stadio Flaminio con Adriano taglia XXL che al tifoso della Roma fece passare la voglia di osannare i giocatori prima di «ammirarli» in campo. Probabilmente, pochi di quei 400 che ieri hanno rispolverato il rito hanno visto giocare Kevin Strootman,maqualche video è bastato: così l’olandese, che raccontano impressionato (positivamente, ovvio), appena uscito dal terminal (poco dopo le 19.30) è stato inghiottito dalla gente, riempito di sciarpe da mettere al collo e scortato da sei uomini della sicurezza, riuscendo soltanto ad alzare il pollice prima di fuggire via in macchina. Un bagno di folla voluto e cercato, tanto che gli uomini della sicurezza avrebbero voluto scortarlo da un’uscita secondaria,malaRoma gli ha voluto subito far tastare il polso dell’entusiasmo.
Mondo capovolto «Kevin, facce vince», gli ha urlato da vicino un tifoso. Il clima pesante di Riscone sembra lontano secoli, la contestazione di 8 giorni fa a Trigoria millenni. Miracoli che solo il mercato (e un ambiente come Roma) può realizzare. Otto giorni fa si faceva fatica a ufficializzare Benatia. Ora, in meno di 48 ore sono sbarcati Maicon e Strootman.
Top player «Sono davvero felice, finalmente sono qui—ha detto a chi gli è vicino appena sbarcato a Fiumicino —. La trattativa stava andando un po’ troppo per le lunghe, ma finalmente sono un giocatore della Roma». Che lo ha pagato 17 milioni (più 2 di bonus), offrendogli un quinquennale a 2,2 milioni di euro. In buona sostanza, è l’acquisto più caro —come cartellino—di tutta la Roma americana (Lamela è costato 20 milioni, ma commissioni comprese), ovvio che su di lui si riponga una fiducia infinita. Per il presente, ma anche per il futuro. L’olandese si è presentato a Roma al gran completo: genitori, fidanzata, suocero e procuratore. Ha incontrato Sabatini prima di cena, stamattina svolgerà le visite mediche e già in serata raggiungerà il ritiro, dove dopo la prima amichevole si aggregherà ai suoi nuovi compagni. Il Psv, nel frattempo, già lo rimpiange: «Perdiamo uno dei più grandi giocatori della nostra storia», ha detto il direttore tecnico Marcel Brands. Già, forse è anche per questo che a Fiumicino si è rivisto l’entusiasmo. Obbligatorio incrociare le dita, visti i risultati di Cicinho e Cissè. Ma Strootman, sembra tutt’altra cosa.