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GAZZETTA DELLO SPORT Euforia Strootman “Roma, sono venuto per vincere subito”

Strootman con la maglia n°6

(A.Pugliese) Adriano Galliani ancora mastica amaro («La Roma ha fatto un grande colpo: Kevin interessava anche a noi, ma non abbiamo 20 milioni», ha detto ieri l’a.d. del Milan). James Pallotta invece gongola, anche se magari non l’ha visto neanche mai giocare. Ma si fida di Sabatini, delle referenze e del suo pedigree. Del resto,Kevin Strootman è l’acquisto più caro – come cartellino, commissioni escluse – della Roma americana (16,5 milioni, più 3,5 di bonus) e su di lui i giallorossi ripongono molta della fiducia necessaria per cancellare le delusioni delle ultime due stagioni.

MATTONELLA «So che il club viene da due anni non buoni, ma io sono venuto qui per vincere subito – dice il centrocampista olandese, soprannominato in patria “stoeptegel”, la mattonella -. Abbiamo una rosa forte, conosco i nomi. E Garcia gioca un calcio d’attacco, possiamo divertirci». Con lui, anche di più, visto che è stato il capitano più giovane di sempre della nazionale olandese e per lui la Roma ha rispolverato addirittura il numero 6, la maglia storica di Aldair, ritirata nel 2003 in onore di “Pluto” che ora dice: «È giunto il momento di farla tornare in campo». Strootman ringrazia: «È stato uno dei giocatori più importanti di sempre della Roma. Sarà difficile fare quello che ha fatto lui, ma spero che i tifosi alla fine possano essere orgogliosi di me». Strootman (che oggi potrebbe anche giocare uno spezzone di partita col Bursaspor) in realtà voleva la maglia numero 8, ma quella è di Lamela. Ed allora ha chiesto in alternativa proprio la 6.

ACQUISTO DOC Quando è sbarcato a Roma, Strootman è stato accolto a Fiumicino da oltre 300 persone. «In Olanda non siamo abituati ad accoglienze del genere. Non me la aspettavo, anche se Stekelenburg mi aveva avvertito. Ai tifosi posso solo promettere che darò il 100%. So di essere costato molto, ma questo non influenzerà le mie prestazioni. Più che le parole voglio che parli il campo. Farò di tutto per mantenere le attese, le pressioni non mi mettono paura».

QUASI TOP  Anche perché la Roma è un passo avanti (Strootman ha firmato per 5 anni, a 2,2 milioni a stagione). «La Serie A è un campionato di livello, sarà emozionante confrontarsi con Inter, Milan e Juventus. La Roma mi ha detto che vuole costruire una squadra per vincere. Io come Gomez o Tevez? Loro hanno già fatto grandi cose, non sono ancora a quei livelli. Ma ci posso arrivare, lavorerò per questo». Così come Garcia lavorerà per capire dove farlo rendere al meglio: diga di centrocampo o incursore? «Posso ricoprire tutte le posizioni del centrocampo, deciderà Garcia dove farmi giocare. De Rossi? Sarà un onore giocare con lui, spero che resti, poi con il mister troveremo il modo giusto per coesistere. Del resto, l’obiettivo è vincere qualcosa di importante. Subito».

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