(C. Zucchelli) – Al centro si ride, sulle fasce si piange, nonostante la soddisfazione per il rinnovo del prestito di José Angel alla Real Sociedad. A tre giorni dal raduno, la difesa della Roma è spaccata in due: da una parte cinque centrali di livello, dall’altra tre terzini che hanno bisogno di compagni di reparto all’altezza. Sabatini, dopo aver portato a casa Benatia (domani le visite mediche), è al lavoro per sistemare la questione perché sa benissimo che una squadra che ha i soli Balzaretti, Torosidis e Dodò non può essere competitiva.
Rebus Marquinhos La parte centrale della difesa, con Benatia, Burdisso, Castan, Marquinhos e Romagnoli non solo è sistemata, ma anche troppo abbondante. Di questi cinque, uno sembra destinato a lasciare la Roma e l’indiziato principale è il brasiliano che piace a Barcellona e Psg. I francesi fanno sul serio, gli spagnoli pure. Il suo rappresentante italiano, Calenda, un paio di giorni fa era segnalato in Catalogna mentre ieri era in Inghilterra per altri affari. Ufficialmente, Marquinhos non si muove: la Roma lo dichiara incedibile, lui fa trapelare serenità e voglia di iniziare a lavorare coi compagni. La realtà è diversa: il giocatore non ha chiesto la cessione e si aspetta da Sabatini un adeguamento di contratto (stipendio da oltre un milione l’anno), se però l’interesse di Barcellona e Psg diventasse un’offerta concreta da almeno 25 milioni la Roma sarebbe pronta ad accettare e lui a chiudere i bagagli per salire sul primo aereo.
Castan nervoso Marquinhos è sereno, Leandro Castan no. Soprattutto nei confronti della stampa brasiliana. «Perché i giornalisti fanno un titolo su frasi che non ho detto?—il suo sfogo su twitter —. Voglio chiarire alcune cose: ho solo detto che sarò sempre grato al Corinthians. Ho detto poi che ho tre anni di contratto con la Roma ma non si può mai dire nulla. Soprattutto, ho ribadito che io non so nulla di queste cose perché se ne occupa mio padre».
Gli esterni Ad allenarsi ci saranno anche i tre terzini Dodò, Balzaretti e Torosidis. Sabatini deve intervenire: il brasiliano non fornisce garanzie fisiche e, dopo un anno vissuto quasi sempre in panchina, deve ricominciare dall’inizio. Balzaretti, dopo un’estate alle Baleari, tornerà riposato e con la voglia di far dimenticare il disastro dell’ultimo anno. Torosidis ha dimostrato di essere affidabile ma una squadra che ambisce al vertice ha bisogno di altro. Maicon? Costa troppo, soprattutto d’ingaggio. La Roma preferisce Wallace: il Chelsea, che non può tesserarlo ora, è pronto a cederlo ma Sabatini, per il prestito, vuole garanzie adeguate. È forte, sia chiaro, ma prenderlo per un anno e ridarlo gratis a Mourinho sarebbe troppo.