(M. Cecchini) – Come un domatore nella gabbia dei leoni, Rudi Garcia ieri sera è arrivato a Roma. L’aria è sempre decisa come nei giorni migliori, ma l’agitazione nell’ambiente resta palpabile, tant’è vero che la Digos (di Roma e di Bolzano) è stata allertata sia in vista del raduno previsto per domani, sia per il ritiro di Riscone, al via da venerdì.Non sono attese manifestazioni violente, ma una contestazione sensibile, effetti collaterali della deludente stagione appena finita.
GARCIA & BENATIA: CENA Ma ieri sera questi argomenti non sono stati neppure accennati. D’altronde, l’ottimismo del nuovo allenatore pare contagiosa e così la cena in un hotel lontano dal centro ha avuto connotati positivi. Commensali, oltre a Garcia e ai suoi collaboratori Bompard e Fichaux, il d.s. Sabatini, l’ex tecnico Andreazzoli e anche il nuovo arrivo Benatia, ospite della stessa struttura. «Faremo una grande stagione», garantisce Garcia. E per metterne le basi oggi a Trigoria l’allenatore farà il punto della situazione con il suo staff e con quello «vecchio» pronto a collaborare con lui su direttive che ovviamente devono ancora essere conosciute. La collaborazione d’altronde sarà d’obbligo, visto che neppure il nuovo preparatore atletico Luigi Febbrari ha lavorato con l’allenatore francese. Inutile dire, però, che l’attenzione di Garcia si è focalizzata soprattutto sul mercato. D’altronde il tempo stringe e il tecnico sa che i margini di errore per lui saranno minimi. Il suo desiderio sarebbe quello di poter lavorare fin dall’inizio con la rosa il più possibile al completo, ma questo non sarà possibile. La parola d’ordine, al momento, è vendere. Poi si vedrà.