(A.Russo) – Il «Ninja», come lo chiama Cellino, resta con la maglia rossoblu del Cagliari. Almeno per ora. L’assalto della Roma a Radja Nainggolan, prima meditato nella stanza dei bottoni giallorossi, poi sospirato a mezza voce nelle riunioni tecniche, quindi fatto arrivare al Cagliari con approcci a distanza, si è materializzato ieri con un faccia a faccia tra le parti. Ma il Cagliari ha respinto l’offerta.
Pranzo per il belga In una Milano ancora sgombra di operatori di mercato, in un hotel del centro è andato in scena un lungo pranzo di lavoro tra il presidente sardo Massimo Cellino e il d.s. della Roma Walter Sabatini. Incontro servito a chiarire l’offerta della Roma con un obiettivo preciso: regalare al tecnico Garcia un giocatore solido, molto ambìto e capace di caratterizzare la mediana giallorossa alla ricerca di muscoli e qualità per l’ennesima stagione da anno zero. Identikit che risponde al centrocampista belga, da più di un sussurro indicato come molto propenso ad accettare la corte della società giallorossa. Una squadra con cui, con ogni probabilità, lui e il suo entourage hanno già raggiunto un accordo di massima.
Il no del Cagliari Cellino però, molto attento alla qualità tecnica della sua squadra e poco incline a cedere i suoi gioielli, ha respinto l’offerta presentata da Sabatini. La Roma si è fatta sotto con un piano disegnato nei dettagli, con l’intento di portare a casa il sì del Cagliari e chiudere velocemente la partita, proponendo 8 milioni di euro per la comproprietà del calciatore. Cellino, già nelle discussioni preliminari, aveva dato segnali poco concilianti, ma ieri, dal vivo, ha respinto al mittente la proposta, dichiarando «incedibile » il centrocampista. La linea del Cagliari è riassumibile nel «non vendo» pronunciato da Cellino ieri al termine del vertice con Sabatini. Una risposta che ha frenato gli ardori della Roma, che sperava in un esito diverso per battere sul tempo le eventuali concorrenti. Con l’Inter in attesa, sorniona ma con alternative in canna. Come quella che conduce a Wellington, ventiduenne centrocampista del San Paolo, un giocatore seguito negli ultimi mesi, che potrebbe rappresentare una soluzione poco pubblicizzata ma alternativa a Nainggolan. Branca e Ausilio, insomma, lo tengono d’occhio.
Sosta a Fiumicino Tra l’altro proprio ieri, intorno alle 17, Nainggolan è atterrato a Roma per una sosta di ritorno dalle vacanze. Dopo qualche ora in aeroporto a Fiumicino, per lui ripartenza destinazione Cagliari alle 21.30. Il giocatore, proprio nello scalo romano, avvicinato da tifosi giallorossi che gli chiedevano del suo arrivo alla Roma, ha risposto con un eloquente «non dipende da me». Sabatini, tornato nella capitale, confida che alla lunga il Cagliari possa tornare a trattare anche se, giova ricordarlo, il tempo potrebbe favorire l’altra contendente, l’Inter di Mazzarri.
Resta anche Astori Al momento, dunque, il sogno romano di Nainggolan sembra evaporare nel primo giorno di luglio di fronte alla rigidità di Cellino, fermo sulla linea di confermare i suoi pezzi pregiati. Non solo Nainggolan, ma anche il difensore Davide Astori, reduce anche dal primo gol azzurro in Confederations Cup contro l’Uruguay. Da Cagliari quindi linea rigida su tutto il fronte per confermarsi protagonisti. «Incedibili tutti», sentenzia Cellino. Almeno per il momento.