(A. Catapano) – Non sono canzonette, titolava ieri un quotidiano romano a proposito dello strappo di Venditti. Proprio vero. La Roma ha ben altre questioni con cui fare i conti: il mercato langue e il raduno si avvicina. Mancano cinque giorni alla partenza dei lavori per la stagione 2013-14 e la possibilità di riaprire Trigoria senza un solo volto nuovo sta diventando un incubo. Il clima intorno alla società è pesante, i tifosi si sono già dati appuntamento per martedì. C’è aria di contestazione, l’ultima cosa di cui ha bisogno Rudi Garcia. Sabatini vuole regalargli due colpi prima del raduno, ma il tempo stringe. Logico, quindi, che da ore il d.s. risulti irreperibile.
Sabagate Non ci fa onore, ma l’unico modo per provare a stargli dietro è farlo spiare. Almeno monitorarne gli spostamenti. Per la stampa italiana e internazionale, ieri Sabatini – che ha sempre a disposizione biglietti aerei aperti per ogni destinazione europea – è stato in cinque città diverse: Roma, Milano, Londra, Parigi, Madrid. Dopo ore di verifiche, pensiamo di aver sbrogliato la matassa: Sabatini, o qualcuno per suo conto, avrebbe trascorso la mattinata a Londra, per poi rientrare a Milano nel pomeriggio. Obiettivo della trasferta londinese: vendere Osvaldo. La cessione dell’attaccante italoargentino è la priorità di queste ore: la Roma ha bisogno di quei soldi per sbloccare il suo mercato e vuole risparmiare a Garcia un problema con cui hanno già fatto i conti Zeman e Andreazzoli.
A chi? Osvaldo ha mercato in Inghilterra e in Spagna. Lo voleva il Southampton, che era disposto a pagarlo 18 milioni, ma lui ha rifiutato nonostante la presenza in panchina dell’amico Pochettino. Ora, è nei pensieri anche di Liverpool e Manchester City. Pellegrini – che segue anche Negredo del Siviglia – ha due attaccanti in organico (Dzeko e Aguero), tanti soldi da spendere e un giocatore che può far comodo alla Roma, l’ex interista Maicon. Un po’ in disgrazia, ma Garcia è convinto di poterlo rigenerare. Anche il Tottenham ha disperato bisogno di una punta, ma vorrebbe rivolgersi altrove e per trattare oltretutto schiera Franco Baldini che un istante dopo aver salutato Trigoria ha soffiato all’amico Sabatini Paulihno e il gioiellino croato Jedvaj, con cui la Roma trattava da due mesi. In Spagna, invece, è l’Atletico Madrid a stare sul pezzo da un po’.
Per chi? È questo il punto da chiarire: cosa vuole farci Sabatini con i soldi incassati da Osvaldo? Da un paio di giorni gli frulla in testa il nome del portoghese Nani, forte, tosto e avvezzo ai grandi palcoscenici. È in uscita dallo United (Manchester, ancora…), non costa uno sproposito (ha il contratto in scadenza nel 2014) ma guadagna assai: 4 milioni netti, la Roma se li può permettere? Operazione complicata, ma non impossibile. Certamente Nani è più raggiungibile di Hazard, il campioncino che Garcia ha cresciuto a Lilla e Mourinho non vorrebbe a Londra. Ma prima di metterci le mani la Roma deve rinunciare a Marquinhos (Barcellona o Psg) e/o Pjanic (piace a tante). Più agevole sarebbe «accontentarsi» in quel ruolo di Abel Hernandez, su cui c’è anche il Napoli, che il Palermo valuta 12 milioni.
In Italia Alle nostre latitudini, le trattative che coinvolgono la Roma se non altro sono note. Sabatini balla tra Nainggolan, Gilardino, Benatia e Viviano. In queste ore, dovrà sollecitare una risposta di Cellino, trovare un accordo con Preziosi sullo stipendio di Borriello e decidere se mettere sul piatto pure Kucka, stabilire il prezzo giusto di Nico Lopez e chiudere l’affare con l’Udinese, ascoltare il consiglio di Zamparini, che giura: «Viviano merita la Roma».